Fatturazione elettronica e soccorso, come fai senza partita iva?

ANPAS INFORMA – L’obbligo di fatturazione elettronica alla Pubblica Amministrazione è entrato in vigore da giugno 2014 per alcuni Enti pubblici (Ministeri, agenzie fiscali ed enti di previdenza e assistenza), e dal 31 marzo 2015 sarà esteso anche a tutti gli altri, incluse le amministrazioni locali. Alcuni Enti pubblici stanno richiedendo la trasmissione della fattura elettronica per provvedere alla liquidazione del rimborso, cosa peraltro tecnicamente impossibile per le associazioni che non hanno Partita Iva.

Pur non essendoci un chiarimento esplicito da parte della Agenzia delle Entrate, dall’esame del DM 55/2013 e dalla Legge 244/2007 risulta chiaro che soltanto ciò che prima veniva inviato tramite fattura (quindi soltanto le operazioni imponibili) dovrà da ora in avanti essere trasmesso tramite fattura elettronica, mentre ciò che prima veniva inviato con strumenti diversi dalla fattura (es. ricevute, note spese…) dovrà mantenere gli stessi canali. Si invitano pertanto le Pubbliche Assistenze a non aprire (e comunque a non utilizzare) la Partita Iva allo scopo di richiedere rimborsi tramite lo strumento della fatturazione elettronica per attività svolte in convenzione con Enti pubblici sulla base della Legge 266/91.

Volendo evitare che, in assenza di specifiche disposizioni, alcuni funzionari pubblici pretendano comunque la fattura elettronica, ANPAS Nazionale ha comunque cercato di avere una maggiore chiarezza sul tema e pertanto abbiamo:

  • contattato l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ci ha informalmente confermato la correttezza della nostra posizione.
  • coinvolto il Forum Terzo Settore che, anche come risultato delle nostre sollecitazioni, ha discusso questo tema nell’ambito della riunione del 29 gennaio 2015 del Tavolo di interlocuzione sui temi di interesse del terzo settore attivo tra Forum, Agenzia delle Entrate e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (a cui ha partecipato anche un nostro rappresentante).

Tutte le parti si sono dichiarate d’accordo che le Associazioni di Volontariato non dovranno emettere fatture elettroniche per attività svolte in convenzione con Enti pubblici. L’Agenzia delle Entrate coinvolgerà comunque anche l’Anci e la Ragioneria dello Stato dalla quale dipendono i flussi di pagamento e nella prossima riunione fissata per il 26 marzo l’Agenzia delle Entrate provvederà a riportare il risultato dell’interlocuzione.

Si segnala inoltre che anche SOGEI (società partner tecnologico unico del Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha confermato – in risposta ad una specifica richiesta della Confederazione Nazionale delle Misericordie – che “Un soggetto che non sia titolare di P.IVA non può emettere fattura e di conseguenza si può considerare ‘esonerato’ anche dagli obblighi di emissione e trasmissione di fatture in formato elettronico. L’emissione di documenti che non rientrano nella fattispecie fattura continua ad essere cartacea”.

Anche al fine di presentare una casistica dei problemi alla Agenzia delle Entrate, si invitano le Pubbliche Assistenze a segnalare all’indirizzo amministrazione@anpas.org eventuali difficoltà avute con Enti pubblici che abbiano erroneamente richiesto la produzione di fattura elettronica.

 

Qui trovi in pdf la circolare di Csvnet sulla fatturazione elettronica

Potrebbe piacerti anche