Stress e simpatia: quale legame?

Stress e simpatia o empatia: secondo un nuovo studio, condotto da scienziati della Nottingham Trent University e dell’Università di Portsmouth, mostrare segni di stress potrebbe renderci più simpatici e indurre gli altri ad agire in modo più positivo nei nostri confronti

Stress e simpatia, introduzione

Vari autori (Selye, Seligman, Lazarus) hanno definito, nel tempo, lo “Stress” da un lato come un insieme di pressioni interne e/o esterne e dall’altro come la risposta aspecifica dell’organismo a questi eventi, ovvero il modo in cui interpretiamo, valutiamo e affrontiamo tutte le catastrofi che ci capitano!

In ogni caso tutti gli studiosi concordano nel dire che lo stress è un elemento naturale della vita e come tale è inevitabile!

Molti individui cercano di nascondere il disagio provato ritirandosi e interrompendo le interazioni sociali, sottraendosi da tutte quelle attività che permettevano di distrarsi come l’attività fisica e gli hobby.

Altri, invece riescono ad adattarsi maggiormente, continuando a mangiare e a dormire regolarmente chiedendo anche aiuto e sostegno sociale per le difficoltà incontrate.

Ognuno di noi ha una propria visione dello stress i cui dettagli possono anche cambiare continuamente, ma il cui meccanismo generale di solito perdura nel tempo e richiede un adattamento.

Lo studio

I ricercatori, osservando alcuni comportamenti tipici di stress che avvengono in pubblico come mangiarsi le unghie, tremare, toccarsi il viso e/o i capelli (tipici anche degli animali) hanno scoperto che, oltre a essere in grado di identificare con precisione quando qualcuno era stressato, le persone reagiscono in modo più positivo e solidale nei confronti degli individui che mostravano più segni di disagio e difficoltà.

Lo studio prevedeva due momenti: in uno, i partecipanti venivano videoregistrati mentre prendevano parte ad una finta intervista che consisteva in una loro presentazione la quale veniva comunicata all’ultimo.

In un secondo momento, i video venivano presentati a dei valutatori ai quali veniva chiesto di quantificare quanto fosse elevato il disagio di ciascun presentatore.

I partecipanti che hanno riferito di sentirsi più stressati o che sono stati visti più in difficoltà durante l’attività sono stati percepiti come più stressati dai valutatori.

Risultati dello studio che correla lo stress con l’aumento di simpatia degli altri

I risultati suggeriscono che le persone che ci circondano possono rilevare con precisione quando stiamo vivendo situazioni di difficoltà, già osservando i nostri comportamenti: qualcosa che sorprendentemente deve ancora essere dimostrato con prove scientifiche.

I partecipanti che sono stati identificati come più stressati durante l’attività, sono stati anche percepiti come più simpatici dagli altri, fornendo un indizio sul motivo per cui gli esseri umani si sono evoluti per mostrare segnali di stress ed essere aiutati.

Studio su stress e simpatia, conclusioni

Il dottor Jamie Whitehouse, ricercatore presso la School of Social Sciences della NTU e responsabile della ricerca, ha dichiarato: “Volevamo scoprire quali vantaggi potrebbero esserci nel segnalare lo stress agli altri, per aiutare a spiegare perché i comportamenti di stress si sono evoluti negli esseri umani.”

“Se la produzione di questi comportamenti porta a interazioni sociali positive da parte di altri che vogliono aiutare, piuttosto che interazioni sociali negative da parte di coloro che vogliono competere con te, è probabile che questi comportamenti vengano selezionati nel processo evolutivo.

Siamo una specie altamente cooperativa rispetto a molti altri animali, e questo potrebbe essere il motivo per cui i comportamenti che comunicano debolezza hanno potuto evolversi”.

La coautrice, la professoressa Bridget Waller, ha aggiunto: “Se gli individui stanno inducendo una risposta di tipo empatico nei valutatori, potrebbero apparire più simpatici per questo motivo, oppure potrebbe essere che un onesto segnale di debolezza possa rappresentare un esempio di intento benigno e /o la volontà di impegnarsi in un’interazione cooperativa piuttosto che competitiva, qualcosa che potrebbe essere un tratto “piacevole” o preferito in una parte sociale.

Ciò si adatta all’attuale comprensione dell’espressività, che tende a suggerire che le persone che sono più “emotivamente espressive “sono più apprezzati dagli altri e hanno interazioni sociali più positive.”

Riferimenti:

Jamie Whitehouse, Sophie J. Milward, Matthew O. Parker, Eithne Kavanagh, Bridget M. Waller. Signal value of stress behaviour. Evolution and Human Behavior, 2022; DOI: 1016/j.evolhumbehav.2022.04.001

Lazarus Richard S., and Susan Folkman. Stress, Appraisail, and Coping. New York: Springer, 1984

University of Portsmouth. “Humans may have evolved to show signs of stress to evoke support from others: Showing signs of stress could make us more likeable and prompt others to act more positively towards us.” ScienceDaily. ScienceDaily, 15 May 2022. <www.sciencedaily.com/releases/2022/05/220515113229.htm>.

Selye H., (1956) The Stress of life. McGraw-Hill (Paperback), New York.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Dott.ssa Valentina Fazio – Istituto Beck

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