Cosa succede durante una maxi emergenza nelle gallerie dell'Alta Velocità?

Sull’altro treno, in questo caso il mezzo NTV, è invece prevista una procedura di sbarco un po’ più complessa, perché oltre ad un intossicato (che ha ricevuto le prime cure dal personale di bordo) c’è un principio di incendio. In questi casi bisogna comunicare con i passeggeri la necessità di esodo, le modalità e i tempi, con calma e molta attenzione. Mentre il personale di condotta immobilizza il veicolo e inizia a contrastare il principio di incendio, vengono sbloccate le porte per consentire la discesa dei viaggiatori (con il personale di bordo) e il loro indirizzamento lontano dal punto d’incendio e lungo il percorso pedonale più idoneo per raggiungere una zona di sicurezza. In ogni caso, ma in particolare in questi, il personale di condotta si accerta tramite il responsabile delle operazioni di soccorso che tutti i passeggeri siano scesi dal treno e siano in zona sicura, per poi comunicare alla direzione centrale operativa dell’Alta Velocità il termine delle operazioni di evacuazione. Nel frattempo i soccorsi sono arrivati sul posto, e i tecnici di RFI hanno iniziato le procedure per mettere “a terra” le linee elettriche, evitando così che ci possano essere corto circuiti o folgorazioni nella tratta interessata dai soccorsi. Pensiamo infatti ad un eventuale incidente durante un temporale. L’obiettivo della messa a terra è quello di evitare folgoazioni e ulteriori feriti durante le fasi di sbarco.

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E’ a questo punto che partono le operazioni di soccorso urgente: a treno fermo e a passeggeri evacuati correttamente dai vagoni. Non si può infatti far avventurare i soccorritori lungo i binari senza avere la certezza che i passeggeri siano a terra, in zona sicura, pronti per un triage d’emergenza rapido ed efficace. I Vigili del Fuoco iniziano a spegnere l’incendio, i sanitari vengono eventualmente autorizzati dai VVF a percorrere la galleria per valutare le condizioni dei feriti. Il PMA in questo caso diventa di grande utilità perché l’assistenza ai passeggeri sani può aiutare a calmare stati di panico ed effettuare – insieme alle Forze dell’Ordine – l’identificazione di tutti i passeggeri. Una volta evacuati i feriti, sono i Vigili del Fuoco a decidere il termine delle operazioni di urgenza, riconsegnando la catena di comando nelle mani di RFI, che può effettuare le valutazioni sui treni e sui vagoni con la certezza che nessuna persona è più a bordo dei treni né sui camminamenti e che tutti i feriti sono in zona sicura.

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Non ci resta che ringraziare la Prefettura, RFI, Trenitalia, NTV e tutti i reparti di soccorso ed emergenza coinvolti. L’esercitazione di sabato notte è stata un bel momento di formazione per tutti gli operatori e RFI continuerà a organizzarle in tutta Italia per addestrare la sua forza lavorativa ad operare in ogni situazione con efficienza, rapidità e altissima professionalità-

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