Togliere alla mafia per dare a tutti quanti: 39 mezzi confiscati saranno usati dai Vigili del Fuoco
Dall’operazione antimafia “Aemilia” sono stati confiscati ben 36 mezzi pesanti, che oggi sono diventati utili per tutti. La consegna è avvenuta a Modena, alla presenza del Prefetto Postiglione (Direttore dell’agenzia ANBSC) e del Vice-Capo Dipartimento, l’ing. Gioacchino Giomi.
MODENA – Da oggi i Vigili del Fuoco sono più forti in Emilia, ma potrebbero diventare molto più forti in tutta Italia se l’azione svolta dall’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati riuscirà a ripetere l’esperimento “Aemilia” anche per altre operazioni antimafia. Oggi infatti a Modena sono stati consegnati al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 36 nuovi mezzi, frutto delle confische effettuate ai danni dei mafiosi emiliano romagnoli nei mesi scorsi, quando esplose l’operazione “Aemilia” che portò all’indagine su 224 persone e al sequestro di beni per 330 milioni di Euro.
I 36 automezzi confiscati in consegna oggi sono stati portati ai Vigili del Fuoco di Modena come ideale ponte che unisce e riporta un po’ di giustizia ai luoghi terremotati, spesso preda degli interessi mafiosi che cercano strade per intrufolarsi nelle piaghe della ricostruzione. Alla presentazione ha partecipato anche l’assessore regionale alla ricostruzione Palma Costi, il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato, il procuratore della Direzione nazionale antimafia Franco Roberti e il prefetto di Modena Maria Patrizia Paba. Giomi e Postiglione hanno spiegato l’importanza dei mezzi consegnati: “Questi mezzi andranno nelle zone terremotate – ha spiegato il Vice-Prefetto Giomi – dove 1.200 Vigili del Fuoco e 600 mezzi sono ad oggi operativi. Questi nuovi camion saranno utilizzati per la rimozione delle macerie e il trasporto dei materiali”. “Grazie alle Forze dell’Ordine – ha poi ricordato il commissario all’agenzia per i beni confiscati Postiglione – oggi si possono rendere pubblici e visibili gli sforzi che la lotta alla mafia può portare. E’ possibile sul sito dell’agenzia trovare tutti i beni che sono stati confiscati alle organizzazioni malavitose. Anche se per il momento non abbiamo fornito strumenti al terzo settore, siamo riusciti a ridare al pubblico utilizzo, di tutta la collettività, migliaia di beni che transitano nelle disponibilità dell’agenzia e vengono assegnati nell’arco di 3 mesi”.
“I mezzi confiscati alle aziende malavitose e oggi assegnati ai Vigili del Fuoco testimoniano con i fatti la legalità quale fondamento della ricostruzione. Siamo stati il primo post sisma con le ‘white list’- ha ricordato Costi-, fortemente volute dall’allora commissario Vasco Errani e dal prefetto Gabrielli. Il presidente della Regione Bonaccini ha inoltre voluto che il processo Aemilia restasse in questa regione, decidendo di accollarsi i costi, consci del valore simbolico del permanere all’interno del nostro territorio di questo dibattimento. Nel Testo unico sulla legalità approvato a luglio dalla Regione, che contiene misure innovative per contrastare usura, racket, controlli sugli appalti, sicurezza sul lavoro, abbiamo istituito un Tavolo regionale sui beni e sulle aziende sequestrati e confiscati, rafforzando anche il sostegno alle amministrazioni locali che abbiano avuto in assegnazione beni confiscati alla mafia e al crimine organizzato, per il recupero di immobili e il loro riutilizzo a fini sociali, e per la salvaguardia dei livelli occupazionali delle aziende sequestrate. Dal 2017 le risorse a disposizione passano da 400 mila ad un milione di euro. E ora puntiamo ad un protocollo d’intesa con l’Agenzia per ottenere il via libera all’uso provvisorio di un bene sequestrato (quindi non ancora confiscato in via definitiva), che non richieda investimenti per essere riqualificato, per emergenze sociali come l’accoglienza di senza tetto, sfrattati e profughi. La legalità è faticosa, impegnativa. Ma paga. Sempre. Per il singolo e per la comunità. come dimostrato oggi”, ha concluso l’assessore regionale.
Luca Tempestini