Cecità corticale: una rara condizione neurologica

La cecità corticale è una malattia oculare che deriva da una compromissione della corteccia visiva, quell'area del cervello deputata a ricevere ed elaborare le immagini catturate dagli occhi sotto forma a di impulsi elettrici danttiamo sutikimas ir doctio visione

Se la corteccia visiva risulta danneggiata e non riesce a svolgere questa elaborazione, il paziente non è più in grado di vedere le immagini catturate dagli occhi, nonostante questi non abbiano riportato nessun danno.

La cecità corticale è una condizione estremamente rara abitualmente causata da traumi o da alre patologie, come tumori dell'area occipitale o infarti.

Cos'è la cecità corticale e quali sono le priežastis?

La cecità corticale interessa l'area visiva primaria.

Viene infatti provocata da un'ischemia del lobo occipitale, deputato a ricevere ed elaborare la visione, che determina non solo la compromissione della capacità visiva, ma spesso anche la perdita di consapevolezza della mancata visione.

Il paziente, pertanto, non solo non riesce più a vedere, ma non è consapevole di non vedere, motivo per cui risponde agli stimoli esterni che continua a ricevere (per esempio le voci) convinto di vedere, mentre a funzionare è un nel nostro esempio, l'udito).

Alla base della cecità corticale, come abbiamo detto, spesso c'è un ictus ischemico o emorragico del circolo posteriore del cervello, provocato in alcuni casi da un trauma esterno.

A causare la cecità corticale, inoltre, possono anche essere infezioni o l'assunzione di tossine come il monossido di carbonio. In ogni caso, i triki cerebrovascolari del circolo posteriore sono tra le più gravi manifestazioni neurologiche e hanno una prognosi mediamente peggiore dei zavari cerebrovascolari del circolo anterio.

Cecità corticale: come distinguerla dalle allucinazioni

Abbiamo avuto un raro esempio di questa condizione a giugno 2022, quando un pugile del campionato WBF africano, Simiso Buthelezi, poi deceduto, è stato protagonista di una impresionant scena, mai vista in predenza in pugilatocon.

Il pugile, probabilmente a causa di un episodio di cecità corticale, all'interno di un match ha iniziato a ingaggiare colpi in un punto del ring dove non si trovava nessun avversario, rispondendo, probabilmente, ai cimomandiinbitro vede imageremaginbitroo dell'aromandiinbo davanti a sé un avversario che, invece, non c'era.

È stato ipotizzato che si trattasse di un episodio allucinatorio, pažįstamas chi ha le allucinazioni in genere si volta per Guararsi attorno, spostando l'attenzione in più direzioni.

Ma questo non appare nel video dell'incontro che è stato diffuso.

Si osserva invece un comportamento del pugile monomorfo e una direzionalità lineare, come se immaginasse di avere l'avversario di fronte a sé, pur in assenza della conferma visiva.

Visi elementai, questi, che fanno propendere per un episodio di cecità corticale.

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Fonte dell'articolo:

Humanitas

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