Violenza a soccorritori e operatori sanitari, parte seconda: cosa fare durante l'aggressione?

Slaugos, sindacato degli infermieri, riferisce che un operatore su dieci è vittima di violenza fisica, ma 4% subisce addirittura minacce con armi da fuoco. L'emergenza aggressioni a soccorritori e violenze korsijose, soprattutto nei pronto soccorso, riguarda tutta l'Italia.

 

VIOLENZA A SOCCORRITORI ED OPERATORI SANITARI, LA STORIA RECENTE

„Croce Rossa Italiana“, 2018 m., Paskelbta „Ha Lanciato la Campagna“ #NonSonoUnBersaglio avviando anche and Osservatorio per raccogliere le denunce di aggressione dei suoi volontari.

Le Parole del Presidente Nazionale Francesco Rocca: „Visų pirma (2019 m.) Abbiamo ricevuto ir 7 žiniasklaidos priemonės.

Gran parte delle agresija segnalate sono avvenute durante l'attività di trasporto sanitario e soccorso in greitosios pagalbos automobilis lygus 71,21% “.

1 ° gennaio di quest'anno a Napoli, nel quartiere Barra, un petardo lanciato contro un'ambulanza ha colpito il medico mentre apriva la portiera del mezzo, con il rischio che l'ambulanza potesse saltare in aria.

Milano un soccorritore è stato vittima di violenze da parte di un ubriaco.

„Il Presidente della Fnomceo“, „Filippo Anelli“, 1.200 agresijos, kurios negalima denuncijuoti mediciną, parla.

VIOLENZA A SOCCORRITORI ED OPERATORI SANITARI, QUANDO DIVENTA JT PROBLEMA CHE LA POLITICA VEIKIA PRIEŽIŪROS

„Di qui l'allarme arrivato anche alla politica“.

Dalius 15 m. Gegužės 2020 d., „Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha confermato che saranno attive le prime telecamere sulle ambulanze in service service in Napoli Territio di Napoli, inoltre è prevista la realizzazione da parte dei presidi ospedalieri di sistemi di videosorveglianza collegati con le centrali „Polizia e“ ir „bodycaminstallation“, kai jums reikia operatoriaus.

COSA FARE DURANTE L'AGGRESSIONE

Se siamo in presenza di armi di qualsiasi genere allontaniamoci e mettiamoci in sicurezza e chiamiamo la vigilanza o le forze dell'ordine.

Ricordiamoci che l'aggressività e la violenza segue una escalation che viene alimentata da particolari atteggiamenti, comportamenti, vergali ir non verbali che si connotano in due tipologie di comportamento:

  1. la modalità aggressiva: quando di fronte ad un comportamento ostile di qualcuno, scegliamo di resistere attivamente (forza contro forza). In questo caso, reagendo in modo attivo all'aggressività altrui, si innalza automaticamente il livello dello scontro, dalle parole agli spintoni, ad aumentare in base ai contendenti;
  2. la modalità passiva: è quando cerchiamo di „non fare arrabbiare“ l'altro, cercando di accontentarlo o di non fare nulla, nella speranza che quello desista di sua spontanea volontà. Nello specifico però può capitare che il comportamento remissivo favorisca gli intenti aggressivi dell'altro, alimentando la violenza anziché contenerla.

L'utilizzo di tecniche di de eskalation, da parte di operatori e soccorritori formati, sono strumenti effectaci ad azione rapida per il superamento della crisi e pertanto sutikimo ir nerizicijos drastikos dei tempi di contenzione.

Per mettere in atto le tecniche di de escalation è välttario aver ricevuto una formazione adeguata nel:

  • saper riconoscere gli aspetti rituali che precedono un'aggressione;
  • mantenere le distanze fisiche;
  • naudodamiesi komunikacijos ir negoziazono technologijomis.

VIOLENZA A SOCCORRITORI E OPERATORI SANITARI, I SEGNALI DEL CORPO CHE PRECEDONO UN'AGGRESSIONE SONO:

  1. L'espressione del viso: sguardo fisso, i lineamenti tesi, tic nervosi, pallore, sudorazione. Segni che possono essere collegati all'azione dell'adrenalina.
  2. „Lo sguardo“: sotto l'effetto dell'adrenalina l'aggressore sperimenterà il cosiddetto effetto tunnel, cioè la perdita della visuale periferica kíséragnata da una sensibile dilatazione della pupilla e dalla välttità di muovere freneticamente lo sguardo a destra e sinista libera. Segnali che stanno ad indicare che si sarà presto colpiti.
  3. „La gestualità“: „improvvisi rallentamenti dei gesti“, „palydėti į įvykį“ ir irrimentimenti „nella zona delle spalle che possono essere“ ir „preludio al caricamento di un colpo“.
  4. La postura: laikysena anglate o non rilassate del corpo possono nascondere una mano che impugna un'arma, oppure può essere una posizione di difesa o di preparazione ad un attacco.
  5. La prossemica: ovvero la distanza sociale. „Se l'altro dice ad esempio“: „non voglio litigare“ ir „Contemporaneamente cerca di avvicinarsi“, „dobbiamo megfontas“ „l'aspetto non verbale della comunicazione e cioè la riduzione della distanza tra noi e l'aggressore“.
  6. La prosodica: prima di un'aggressione, frequencyemente osserviamo improvvisi rallentamenti, interruzioni del discorso o cambiamenti repentini del tono di voce. Il momento in cui smette di parlare è quello nel quale molto probabilmente attaccherà.

LE TECNICHE KOMUNIKACINIS PIÙ UTILI DURANTE UN'AGGRESSIONE:

  1. „Usiamo un tono di voce pacato ed uniforme“.
  2. „Usiamo i gesti in modo aperto e mai eccessivo evitando di toccare l'aggressore“.
  3. Adottiamo un'espressione del viso attenta ma non accigliata.
  4. „Usiamo un contatto visivo diretto ma non inkvizitorio“.
  5. „Assumiamo una postura in modo da esprimere solidità ed energia“. „L'assertivo è eretto ma non proteso in avanti, rilassato ma pronto al movimento“.
  6. „Comunichiamo“ pritraukiančios žinutės, skirtos chiari ir pilnai.
  7. Chiediamo al paziente ate percepisce il proprio umore ed il proprio stato di agitazione, e se ha o ha avuto pensieri suicidari.

„COSA INVECE NON VA MAI FATTO“:

In linea generale l'operatore sanitario e il soccorritore non devono mai usare la coercizione fisica o l'aggressione verbale: il paziente che si sente aggredito aggredisce.

„Il paziente deve essere informato esattamente sulla sua destinazione“.

Asmeninė sanitarija ir soccorritore non devono MAI pusbrangiai „alleati“ di chi vuole il ricovero del paziente.

Dichiarare la propria qualifica di soccorritore dicendo ad esempio „siamo in Suo aiuto“.

Se il paziente è delirante, non negare il delirio del paziente, si entrerebbe in conflitto con lui, aumentandone lo stato di nerimas.

Se il paziente è catatonico, quindi non parla, è immobile, ha lo sguardo fisso, ma è pronto a diventare clastico vale a dire a danneggiare ea distruggere cose e persone, bisogna mettersi sullo stesso piano del paziente sia a livello verbale che di altezza (ate si fa per i bambini).

Per questo tipo di paziente, infatti, è requiredaria la carezza, lo stare vicino, il parlargli.

Šiame modo il paziente percepisce il soccorritore simile a lui ed al proprio modo di sentire e lo accetta.

Galiausiai, anche se molto dibattuta come risoluzione, ricordiamo che secondo l'art. 54 del Codice penale „Stato di necessità“, per interrompere un'aggressione è sutarimas dalla legge ricorrere a forme di contenzione fisica dell'aggressore al fine di „salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona“.

Un costante lavoro di formazione sulla prevenzione e la gestione di possibili aggressioni, su cosa fare e non fare mentre l'aggressione è in atto è fondamentale per la sicurezza di operatori sanitari e soccorritori. Yra patarėjas sanitario professionista è un valido supporto a riguardo.

Autrice dell'articolo: Dottoressa Letizia Ciabattoni

PER PERFORMDIRE SUL TEMA DELLA VIOLENZA AI SOCCORRITORI E AGLI OPERATORI SANITARI:

„AGGRESSIONE A SOCCORRITORI E OPERATORI SANITARI“, KOSOS KAINOS PER ANKSTESNĮ?

ŠALTINIAI

https://nursingup.it/

https://www.cri.it/home

http://www.118sicilia.it/

https://www.interno.gov.it/it/notizie/question-time-ministro-lamorgese-0

https://portale.fnomceo.it/

https://www.118er.it/gecav/upload/formazione/Manuale_Triage1.pdf

 

Jums taip pat patiks