Accesso venoso con catetere periferico - Fra mito e leggenda

Croce e delizia di ogni Infermiere, l'accesso venoso é spesso tra le prime operazioni, se non la prima, che si effettua, sopratutto in ambito di emergenza ospedaliera.ACCESSI VENOSI 5

Avendo avuto la fortuna di lavorare em più realtà, ho via aquisito le varie leggende, consuetudini, affermazioni dei posti em cui ho avuto il piacere di lavorare.

Innanzi tutto precisiamo che l'oggetto di questo articolo è il catetere intra venoso periferico classico, escludendo quindi gli accessi venosi a lunga permanenza, gli accessi venosi centrali, etc ...

Catetere venoso periférico, caratteristiche

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Ago farfalla con accesso type CVP “intima (c) BD” fornita di mandrino e cânula

 

I CVP possono essere di vari materiali: teflon, polivinile, poliuretano, silicone, materiali proprietari (es vialon (c) derivato poliuretanico) etc ... ed assemblati in varie modalità: con supporti di fissaggio (alette traforate o meno), senza supporti, con sistemi di sicurezza anti puntura o addirittura costruiti a foggia di ago “farfalla” pur utilizando la stessa concezione dei CVP (ex. butterfly Intima (c)).

In tutti i modelli sono riconoscibili: una cânula, che rimane in sede; um mandrino metálico por atrator é a fofa e forare a veia e insira a cânula, um sistema de agenciamento padrão para a introdução de farmaci / liquidi nel torrente venoso, solitamente pelo tipo Luer - Lock.

Può essere presente o meno, un system di sicureza antipuntura di type automatico or manuale.

L'agocannula può inoltre avere un secondo punto di accesso con valvola unidirezionale, utile per introdurre farmaci in bolo rapido, senza utilizzare siringhe e senza dover accedere all'accesso bidirezionale principale.

CVP, CLASSIFICAZIONE DEL CATETERE VENOSO PERIFÉRICO

I CVP sono adatti per un use continuo / descontinuo pur se a breve termine di soluzioni / farmaci, inACCESSI VENOSI 2 emergência l'accesso al patrimonio venoso tramite un CVP é um dei fondamenti degli interventi avanzati (pur se sta affacciando in maniera sempre mais importante l'accesso intraosseo).

I CVP são classificados em base al loro diametro interno, misurato em MEDIDOR (G), uma misura não facente do SI e che indica quanti cateteri possono entrare em um cm2, por assurdo un G20 di una ditta, potrebbe avere caretteristiche completamente diverso da uno di un'altra ditta !!!

A volte può essere indicata la misura em Franch (Fr) o Charrier (Ch) - sono equivalentei- il Franch misura il diametro esterno; 1 Fr (o Ch) corrisponde a 0,33 mm (9 Fr = ca 3 mm).

Todas as indicações que trazem nell'etichetta sono a volte, le misure secondo SI espresse em mm, la lunghezza del catere, e sopratutto la PORTATA espressa em ml / minuto.

Le misure del CVP sono identificate anche de un codice colore -stavolta internazionale che vi suggerisce il calibro, dal più grosso (14 G), al più sottile.

Catetere Venoso Periferico em Emergenza… LA SCELTA

La scelta del CVP é questionado dibattuta e fonte de leggende do serio, do consueto, e do faceto.

C'è chi afferma che “più grosso è meglio è”, chi al contrario “più è sottile, meno fa male”, chi ancora ritiene che “grande Infermiere, Grande catetere” (!) Parafrasando motti di origine chirurgica d'un tempo ^ _ ^, ma levandoci dal campo delle leggende ed entrando in quello più serio della evidence based andiamo ad analizzare meglio la questione.

Por que precisamos de um acesso venoso periférico?

E 'la prima domanda che dobbiamo porci.

Abbiamo una previsione che il Paziente necessiti di farmaci / liquidi a breve term?

E 'indispensabile tutelare il Paziente in quella maniera?

Ricordiamoci che l 'acesso venoso è comunque una manovra sanitaria (invasiva) e como tal deve ser giustificata de criteri oggettivi.

Sulla base della valutazione che avremo fatto del Paziente ed in base all nostre previsioni sull'evoluzione del case, appheremo il device.

Catetere venoso periférico, quale scegliamo?

Ne abbiamo tanti, di tutti i colori e di tutte le misure.

Sgombriamo subito una nota leggenda: PIU 'GROSSO, NON SIGNIFICA (sempre), MEGLIO.

1) Il sangue não emolizza em um CVP 22G (não riusciremmo a fare alcun prelievo pediatrico!) Al contrario, emolizza por numerosi altri fattori, tra cui: laccio troppo stretto e / o tenuto troppo a lungo, trasferimento di sangue de um dispositivo ad alro (es. siringa / vacutainer), shacking delle provette (magari energico), ritardo della consegna dei campioni al laboratorio, esposizione delle provette ad escursione termica, difficoltà nel reperire l'accesso venoso (con numerosi e ripetuti tentativi sullo stesso) .

2) se abbiamo fatto una corretta analisi della situazione del Paziente avremo un idea - a grandi linee e coi pochi strumenti a disposizione sull'extraospedaliero - dei bisogni del Paziente ou della prima diagnosi, di conseguenza potremo scegliere la misura del device considerando:

  • quanti liquidi / farmaci dovremo infondere a breve termine in termini di ml / min
  • che type di liquidi / farmaci dovremo infondere a breve termine
  • o patrimônio venoso del Paziente
  • possibilidade de repetir em breve um segundo acesso venoso periférico
  • possibilidade de utilização de dispositivos diversi para informações (es. IO)

come vedete non ho assolutamente incluso il periodo sucessivo a quello extra ospedaliero, per il semplice motivo che (mi ripeto) di default, l'accesso venoso reperito in emergenza dovrebbe essere sostituito nelle prime 24/48 minério.

ACCESSI VENOSI 33) A parte Pazienti che potrebbero necessitare di grandi quantità di liquidi in breve tempo, come ad es. il traumatizzato, lo shockato, le rotture dei grandi vasi, in cui è bene provvedere a fissare anche due accessi venosi di grosso calibro (14 o 16 g x2), NÃO C'E 'LA NECESSITA' DI USARE GROSSI CALIBRI da cânula anterior, anzi, essi sono correlati ad una maggiore incidenza, a lungo termine, di fenomeni infiammatori intravenosi (flebiti) e a maggiori rischi di rottura vasale / stravasi.

3) Oltre alla difficoltà tecnica di reperire ed incanulare un vaso adatto; ad ogni buon conto… quanti liquidi riteniamo il Paziente abbia bisogno nell'immediato o in previsione del trasporto?

Ogni CVP ha indicato i ml / min che può somministrare, quindi (IN MEDIA) un CVP 20G può somministrare 55 ml / min non a press, overo 50 ml / min considerando le resistenze di deflussori, densità di farmaci, rallentamenti di altri device ( es. tre-vie) e attrito vascolare; 50 ml / min são 3000 ml / ora che dovrebbero essere mais que o suficiente para a maior parte dos casos.

Certamente un calibro di questo tipo NON E 'adatto ad infondere liquidi a pressione (comunque con velocità> di 55 ml / min), per i quali occorrono calibri maggiori.

Eu CVP hanno anche una lunghezza.

Non vi é consenso su quale sia, in emergenza extraospedaliera, la lunghezza migliore. da un punto di vista assolutamente empírico, prático e pessoal, como notato che l'ago corto, é mais facilmente inserível e gestível rispetto ad uno lungo.

A PROPOSTA CONTROCORRENTE

Nel Paziente con Shock, rischio ou rottura di grandi vasi, politrauma et similar, ove prevediamo una grossa mole di liquidi da infondere, si scelga inizialmente un ago cânula di relativo calibro calibro (20G) e di seguito un piccolo di grosso calibro, così da avere una sicurezza di accesso venoso imediatamente ed un accesso secondario per infondere liquidi ad alta velocità.

Propor um primeiro acesso com um 20G para os tempos de repercussão dovuti e uma maior facilidade de acesso venoso em emergência; di seguito si potrà reperire un AVP di grosso calibro, o ANCOR MEGLIO, UN ACCESSO INTRA OSSEO, maggiormente sicuro e di facile reperibilità.

Chi scrive, infatti, non vede l'utilità di ripetuti tentativi con aghi 16/14 G in pazienti con ridottissimo patrimonio vascolare, meglio un accesso di calibro inferiore subito, ed un accesso vascolare importante em secondo tempo, sopratutto em caso de fallimento - dopo max 2 tentativi, ricorrere all'accesso intra osseo-6

O procedimento e a veia da escolha são….

(-1 -4 -5)

em emergenza extraospedaliera, solitamente, quella che si vede! al di là delle consuete raccomandazioni, che restano, quando è possibile adottarle, assolutamente valide, quindi se riusciamo:

  • lavarsi le mani prima di intervire
  • utilizzo di antisettici con clorexidina 2% ou jodofori al 10%
  • Utilizzo di Vie Venose degli arti superiori
  • utilizzare accessi lontani da articolazioni e da lesioni cutanee/precednti stravasi
  • fissare l'accesso con una medicazione adesiva semitrasparente, in emergenza utile anche un bendaggio autostatico
  • utile inserir uma visão ou um deflussore com accesso secondario
  • sostituire l'accesso venoso periferico, sopratutto se reperito in condizioni di emergenza e senza procedura standard, nelle prime 24/48 minério
  • NÃO UTILIZZARE L'ARTO IN CUI E 'PRESENTE UNA FISTOLA ARTERO-VENOSA PER DIALISI

Catetere venoso periférico: miti, leggende, curiosità e aneddoti

  • la misura di gauge serviva e servir tuttora para ousar uma indicação de misura dei fucili a canna ACCESSI VENOSI 4liscia (ormai in disuso!) in relazione alle palle in piombo
  • l'agocannula più grosso (<20G) non serve a nulla, se não ad aumentare i rischi di flebite, di rottura delle vene e di stravaso, sopratutto in ambito intraospedaliero… più grosso E 'PEGGIO
  • l'agocannula un po 'più grosso può essere usato se prevedo che il Paziente dovrà utiliza soluções de densità maggiore ou avrà bisogno di infusiva de terapia (es TAC con MDC)
  • se devo comprometer per non fare uscire sangue… comprimo a monte dell'agocannula, NON SOPRA!
  • vene del piede, della gamba o del collo em emergenza si possono reperire, si sostituiscono però nel più breve tempo possibile
  • le prime operazioni di accesso vascolare periferico prevedevano l'uso della sala operatoria, l'apertura della cute, l'isolamento della vena con punti di sutura ed il sucessivo incanulamento con con aghi metallici rigidi e lunghi e circuiti in cauciù
  • fino almeno a metà degli anni '90 si disquisiva, in italia, se l'Infermiere potesse o meno reperire l'accesso venoso! (figura tuttora abbiamo come il “medico prelevatore”)
  • o primo catetere della storia vede la nascita nell'antica siria e derviava de um condotto ricavato de uma pianta, quello recente invece, de Benjamin Franklin nel 1752 per aiutare il fratello malato, ma lo stesso Franklin atribuido a Francesco Roncelli-Pardino dal 1720, la creazione del device
  • nel 1687 un editto della chiesa, ratificato anche in sede parlamentare, proibì trasfusioni tra uomo e animale (e vice-versa)
  • l'80% dei Pazienti che entrano em ospedale riceve una terapia endovenosa

Autor: Paulo Formentini


 

BIBLIOGRAFIA ESSENCIAL

1) Centro de vigilância e prevenção de infecções relacionadas à saúde e controle da tuberculose. Diretriz Cateter intravenoso periférico (PIVC). Departamento de Saúde do Governo de Queensland 2013

2) giaravina, congresso sibioc 2012 (http://congresso2012.sibioc.it/dia/07NOV2012_11.40_Giavarina.pdf); Risco de hemólise em amostra de sangue de cateter intravenoso periférico: uma revisão da literatura - Danielis M - PMID: 25392029

3) Quesiti Clinico-Assistenziali - anno 5, n.10, 2014

4) Diretrizes do CDC ATLANTA para a prevenção de infecções relacionadas ao cateter intravascular. Agosto de 2002

5) Regione Emilia Romagna AZIENDA OSPEDALIERA DI BOLOGNA Policlinico S. Orsola-Malpighi DIREZIONE DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO CENTRO STUDI ENFERMAGEM BASEADA EM EVIDÊNCIAS ENFERMAGEM BASEADA EM EVIDÊNCIAS E PRATICA CLINICA http://www.evidencebasednursing.it/revisioni/SI10cvp.pdf

6) http://www.teleflex.com/en/usa/ezioeducation/index.html

 

lo scrivente non ha alcun collegamento con le ditte citate o linkate; este articolo é redatto a solo scopo consultivo e non rappresenta em alcun modo indicazione medico / infermieristica / terapeutica, per il quale si rimanda ai relativi professionisti ed ai servizi istituzionali.

POR APROFONTAMENTO:

IL PICC E 'TROMBIZZATO: CHE FACCIO?

ACESSO VENOSO CON CATETERE PERIFERICO MDC

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