Frane e alluvioni, J'accuse del sindacato dei Vigili del Fuoco: seimila morti dal 1950, la colpa è dei governi

da Cristiano antonino il 30 Novembro, 2022

Vigili del fuoco del sindacato USB: “Nessuna prevenzione sul territorio. Solo promesse nei talk show”

Nelle ore ancora concitate della ricerca delle vittime a Casamicciola ei morti que se contano nella tragedia di Ischia, c'é uma denúncia que suona como um amaro atto di accusa alla politica, a todos os partidos e ai Governi di ogni colore.

ll J'accuse chegará do sindacato dei Vigili del Fuoco USB contro la mancata preventzione per i disastri del maltempo

“Si amadurece o sistema interno de Protecção Civil in Italia”, urla l'Unione sindacale di base.

“UN BOLLETTINO DI GUERRA E NESSUN PIANO DI PREVENZIONE“

Il Consiglio Nazionale USB Bombeiros prende carta e pena e escreve: “Ancora una tragedia annunciata, l'ennesima, parole vuote ci arrivano dagli schermi TV, le solite inutili promesse, sterili polemiche nei talk show dove vanno in scena i tristi teatrini della nostra ineficiente macchina politica.

Nessun Governo, da dopoguerra ad oggi, è stato capaz de meter a punto un piano serio per il riassetto del territorio italiano dal punto di view idrogeologico, nonostante de 1950 ad oggi si sisiano perse quasi 6000 vite mane per frane, alluvioni e valanghe.

Senza considerou e feriti, a migliaia, i danni materiali: almeno 60 miliardi di euro, dati da bolettino di war, una war that stiamo perdendo con il territorio”.

IL SINDACATO DEI VIGILI DEL FUOCO USB: “LA PRIORITÀ È IL TERRITORIO, NON RAVE E IMMIGRATI”

I Vigili del fuoco sottolineano: “Non sono desastri 'naturali', di naturale non c'è nulla, è l'abbandono del territorio, la cementificazione, l'abuso edilizio a causare le frane, le alluvioni.

L'80 por cento dei comuni italiani ha almeno un' area a rischio idrogeologico, un Paese serio metterebbe al centro del dibattito public il problema del dissesto dei territori, non i rave o gli immigrati.

Se tentar gesticular a emergência e se falar de ricota, não faça uma prevenção séria.

Evidente que a prevenção não é um caso para que essa tragédia se arrisque, que em geral chamaremos os “palazzinari”, e cimentificadores seriados: especuladores, estupradores do território”.

“LA PREVENZIONE NON PORTA CONSENSO, MEGLIO IL PONTE SULLO STRETTO”

L'Usb dei vigili del fuoco rincara: “La prevenzione non porta consenso elettorale, non è argomento da prima pagina, non elargisce miliardi a poche imprese, come con le grandi opere stile TAV.

Già, le grandi opere, quanto piacciono ai nostri politici, il “ponte sullo stretto” ad ogni tornata elettorale torna fuori, sembra più una minaccia che una promessa.

Sulle grandi opere prosperano le mafie ei politici corrotti.

Dragare un fiume, rifare un argine, terrazzare una collina, vincolare un'area privandola del cimento non porta voti, anzi toglie gli appoggi importanti.

Você deseja uma nova política, que pensa globalmente para agir localmente, que investe seus projetos concretos para o território, trabalhando com a comunidade do território, com a empresa do território, criando postos de trabalho e riqueza naquele território.

Este é um modo de minimizar o desperdício, para aumentar a máfia, que seus pequenos projetos têm pouco à margem de guadagno, valorizando a empresa local, incentivando a inovação, livrando-se do abandono de seu estado depressivo, valorizando o ritmo e garantindo la vita ei beni di tutti”.

I VIGILI DEL FUOCO DEL SINDACATO USB: “CON 2 MLD A BILANCIO IN 20 ANNI EVITAVAMO TRAGEDIA ISCHIA”

O sindacato di base dei pompieri sottolinea che “metter in sicurezza il territorio italiano dal punto di vista idrogeologico, ci costerebbe circa 40 miliardi di euro, mentre sarebbero bastati 2 miliardi all'anno in venti anni (dal 2002 ad oggi) per mettere in sicurezza todo o território nacional.

Oggi non avremmo dovuto assistere alla tragedia di Ischia, non avremmo pianto per la perdita di vite humane e non avremmo visto le immagini dello scempio ambientale di un paesaggio unico, se avessimo destino queste risorse.

“TROPPA BUROCRASIA, VA RIPENSATA LA PROTEZIONE CIVILE”

Infine la presa d'atto sulla farraginosità della macchina amministrativa del nostro Paese: “Altra criticità è rappresentata dalla troppa burocrazia e dalle complicate procedure di partcipazione ai bandi sia nazionali che europei, anche quando ci sarebbero i soldi per progetti concreti, que potrebbero aiutare a ridurre i danni al territorio, spesso non vi si access per mancanza di progetti o incapacità di gestione delle procedure”.

Em última análise, “c'è l'aspetto della macchina del soccorso que ci vede protagonistas como 'Pompieri'.

Noi come USB abbiamo un progetto di riforma radicale, da anni chiediamo l'inquadramento dei Vigili del Fuoco sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, fuori do Ministro dell'Interno.

A ideia é porre finalmente i Vigili del Fuoco al centro di un moderno dispositivo di Protezione Civile con la P e la C maiuscole, siamo consapevoli di chiedere uno sforzo di imaginazione alla politica e ai lavoratori, ma una visione diversa del futuro dei vigili del fuoco è necessaria.

Avere inseguito e vendedores de fumo que têm ilusões e trabalhadores com equiparazioni fasulle e comparti farlocchi, que têm portato para o pubblicistico, com perda de diritti e pochi vantaggi economici, se não por dirigentes e ai prefetti que hanno aumentou il loro potere. O USB continuará nesta esfida de criar uma nova proteção civil”.