Emergenza, pegue a via lo ZOLL Tour. Prima tappa, Intervol: ce ne parla il volontario Gabriele

da Cristiano antonino il Down 8, 2022

ZOLL e I-Help insieme para a promoção do ZOLL Tour, uma campanha que pretende apresentar ai soccorritori un'elevata gamma di prodotti di emergenza, tra cui defibrillatori, ventilatori polmonari, RCP meccanica e soluzioni data. L'associazione Intervol ha ospitato la prima tappa del tour

L'azienda ZOLL Medical Corporation, líder na produção de dispositivos médicos, é uma empresa de apresentação, em colaboração com I-Help, società operante nel campo dei trasporti sanitari, lo ZOLL Tour

La campagna ZOLL Tour ha l'obiettivo di promuovere la formazione e il training nel mondo dell'emergência-urgenza in Italia visita itineranti, incontri e scenari simulativi com l'ausilio de um veicolo completamente allestito.

ZOLL, da sempre al fianco dei soccorritori italiani, pretende ser um ponto de referência para o mercado extra-ospedaleiro.

La linea dei suoi prodotti, tra cui monitor/desfibriladores, ventiladorimonari, DAE, R meccanica, soluzioni dati, em todos os esigenze esigenze sem mais informações sobre a transmissão de dados e telemedicina.

Com a contribuição de I-Help, uma resposta pronta para responder a uma assinatura de suporte sanitário, ZOLL desidera offrire, durante o tappe dello ZOLL Tour, uma panorâmica completa para que você possa salvar o vite.

Ativa na gestão de transferência de pessoas em situações críticas, I-Help impiega ambulanze, mezzi para il trasporto desabilite, aerei ed elicotteri di ultima generazione.

ZOLL, realtà particularmente attenta alla cura del paziente, ofre dispositivi medici tra cui DAE (desfibrillatore semiautomatico esterno) ad accesso public, strumenti progettati non solo per il 118, ma anche per le squadre di volontariato.

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E por rimar em tema de acompanhamento, um dos primeiros toques do ZOLL Tour é a próxima pressão Intervol, uma associação de voluntariado nata '76

Per saperne di più, abbiamo chiesto diretamente a Gabriele Bove, soccorritore che da ormai 30 anni si dedica al volontariato presso Intervol.

“Intervol – spiega Bove – ópera sul territorio milanese da oltre 40 anni”

“Durante questi anni, e rispetto a when ho coinciato io nel '92, i cambiamenti registrati sono stati molti, in particolare per ciò che riguarda le ore di formazione.”

“L'evoluzione del sistema sanitario richiede sempre mais competente e impegno, soprattutto dal point di view della formazione. Si tratta, purtroppo, di un problema in essere per tanti volontari: più tempo occupa il percorso formativo, più risulta difficile che le persone decidino di farlo dopo il lavoro.

Você pode mudar o modo de lavoro oggi: se fino a vent'anni fa tutti avevano il loro turn diurno, ora non è sempre così.

La mancanza di un lavoro fisso e la variazione continua degli orari incidencia significativamente sulla scelta e sulla possibilità di intraprendere un percorso di formazione di volontariato.

A peggiorare la situazione volontari – in calo già da prima della pandemia – é intervindo, devido a anos, o surgimento do Covid che, durante os primeiros dados, paralisado completamente nos momentos de formação.

“Mentre all'inizio – continua il soccorritore – siamo stati costretti a blockcare completamente o minério da formazione, durante a segunda ondata i corsi so passti dall'essere in presenza all'essere in Dad – modalità a distância – proprio come per le scuole. ”

“Ovviamente la mancanza di contatto umano ha inficiato non solo sulla preparazione dei soccorritori, ma anche sulla vita vera e proprio dell'associazione: Il volontariato è quella cosa che ti fa tendere la mano a quella persona che ha bisogno e che ti fa sentire parte do sistema”.

Queste mancanze hanno causato – in tutte le associazioni di volontariato – un buco di un ano. L'assenza dei corsi di formazione ha quasi azzerato l'entrata dei volontari che, ao contrário, não va di pari passo con le uscite.

Dunque, non solo i posti lasciati scoperti sono stati tanti, ma i nuovi volontari, essendo costretti a fare lezione to distanza, non hanno nemmeno avuto la possibilità di avere una preparação vera e propria.

Em mais, ci racconta Bove, “le persone nuove non potevano uscire sui mezzi: le risorse DPI – dispositivi di protezione individuale – scarseggiavano e quindi il 118 ha deciso di limite il numero di persone presenti sulle ambulanze.

Ma la presenza sul mezzo di quel quarto soccorritore – considerato supérfluo perché in formazione – è per noi di vitale importanza: a sua volta diventerà terzo e poi il secondo dell'equipaggiamento e così via.”

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Intervol insiste particularmente sulla formazione del personale

Mentre per legge, si dovrebbero eseguire un retraining ogni due anni e una riqualificazione ogni cinque, l'associazione spende molto tempo in ripassi ed esercitazioni.

“Noi di Intervol – spiega Bove – bbiamo continuamente dei momenti formativi e di ripasso.

In sede lasciamo sempre tre manichini, di cui uno adulto, uno pediátrico e uno neonatale a disposizione dei volontari.”

“In ogni squadra è present un formare – o del 118 ou un formare interno – che guida i ragazzi nelle esercitazioni e nei ripassi. Inoltre, quando abbiamo dei volontari nuovi, li ingaggiamo come centralini e gli mostriamo il sistema anche prima della fine del corso.”

Squadre di volontari a parte, nell'opinione di Gabriele Bove, the formazione non dovrebbe interessare solo gli operatori del settore soccorso, ma anche i comuni cittadini.

Em questi termini, un capitolo fundamentale lo occupa la rianimazione, ma non solo

“A mio parere – afferma il soccorritore – rianimazione e primeiros socorros dovrebbero diventare materia obligatoria nelle scuole. Imparare come si fa una chiamata centrale operativa (come accade nei paesi del Nord) e il massaggio cardiaco sarebbe importantissimo.”

“Trovare una persona che, al momento di un arresto cardiaco, stia già facendo il massagem cardiaco sul posto aiuterebbe il successo del soccorritore prima e quello del medico dopo.”

A tal proposta, sembra, por fortuna, che oggigiorno ci sia, tra i cittadini, mais consapevolezza e sensibilità per ciò che riguarda le patologie temporo-dipendenti (arresto cardiaco, ictus ecc).

Sono, infatti, aumentou de muito a pessoa, em grande parte le aziende, que decidiu intraprender uma formazione sulle primeiro manovre di soccorso.

“Não, como associação, eroghiamo i corsi BLSD – Suporte de vida básico & Defibrillation – e PBLSD – Pediatric Basic Life Support & Defibrillation – mentre il 118 promuove corsi di IRC – Italian Resuscitation Council.”

E sempre em termini di rianimazione e di arresto cardiaco, non si può tralasciare il notevole ruolo occupato dai defibrillatori.

“I nostri defibrillatori – spiega Bove – son tutti semiautomatici (DAE): essi presentano, cioè, due bottoni, un tasto di acensione e uno rosso di scarica.

A diferença de questi, quelli automatici son costituiti solo dal bottone di accensione.

Em associazione noi utilizziamo sempre quelli del primo type, em particular i defibrillatori ZOLL che normalmente ci vengono consegnati dagli ospedali.”

All'inizio, a causa delle ore di formazione (che devono essere 120), la vita del volontario non è semplice.

Sua presença é rica em três semanas.

Terminato, però, il periodo formativo é necessário antes de soccorso solo una volta alla settimana.

“Chi è disposto a fare del volontariato – concluir Bove – si auto soddisfa: bisogna solo compiere il primo passo e avvicinarsi.”

“Purtroppo, però, il numero dei volontari è costantemente in calo; si tratta di un lavoro che si sta spingendo sempre mais verso il professionismo e che avrà, per forza di cose, delle ricadute piuttosto rilevanti a livello economico.”