Medici em maggioranza donne. FNOMCeO: “Occorrono modelli organizzativi adeguati e sicurezza sul lavoro”

da Cristiano antonino il 8 de março de 2023

Medici donne in maggioranza, na Itália. “Diciamo addio al dr Kildare e al dr Manson; mandiamo em pensione il Dr House. Dimentichiamo anche il fascinante Doug Ross e il nostro Doc: se nell'immaginario collettivo, corroborato da esempi letterari, cinematografici e di fiction, andossare il camice bianco è quasi sempre un uomo, di solito giovane, di bell'aspetto o comunque carismatico, la realtà, almeno in Italia, è diversa ei medici sono ormai in maggioranza donne”

Medici donne in maggioranza, lo conferemano i dati elaborati anche quest'anno, in ocasionae dell'8 marzo, dal Ced della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

Dei 329.263 médicos com menos de 69 anos, e quindi potencialmente em atividade no Serviço Sanitário Nacional, il 52% – 170686 – são donne.

Le donne sono la netta maggioranza in tutte le fasce di età sotto i 55 anni: tra i 40 ei 44 anni son quasi il doppio dei colleghi uomini.

Traga ao longo dos 55 anos a tendência invertida, com uma paridade sustentada aos 59 anos e com uma netta maior maschile ao longo dos 60 anos, dove il gap a favor de uomini si allarga ao crescer dell'età.

Tanto quanto, se guardiamos o total de todos os médicos escritos em todos os lugares, comprei coloro que não exerce mais a profissão, em vantagem somos, em vez disso, ancora gli uomini: 221584 contro 188355 medici donna, il 54% del totale.

Diverso il disco per gli Odontoiatri, che sono invece in maggioranza uomini: 45.696, contro 18.513 professioniste.

Anche qui, però, se guardiamo alle fasce più giovani, siamo quasi in parità: tra i 25 ei 29 anni sono 1.615 gli uomini, 1540 le donne.

Tra les specialità mediche a netta prevalenza femminile troviamo ancora le “tradicional” ginecologia e pediatria

Mas c'è anche qualche “sorpresa”: na fáscia tra i 30 ei 50 anni, ad esempio, le anestesiste rianimatrici sono 2.667, a fronte di 1.720 colleghi uomini.

Le chirurgheiatriche, nella stessa fascia, sono il doppio dei colleghi (120 contro 62); in crescita anche, tra le generazioni più giovani, le chirurghe generali, 919 verso 1238 uomini, plastiche, toraciche, vascolari, anche se gli uomini sono sempre la maggioranza.

Sempre nella stessa fascia 30-50, le cardiochirurghe sono 136 contro 261 uomini; il rapporto si inverter se guardiamo alla cardiologia, specialità 'al femminile' com 1.622 profissionais e 1.431 dottori.

Una vera e propria carica è quella delle giovani geriatre, 1.029 a fronte di 331 colleghi coetanei, delle fisiatre under 50, 898 contro 484 uomini, delle interniste, 1.690 verso 938, delle neuropsichiatre infantili, 777 a 113, delle reumatologhe verso 414 .

Anche le oncologhe, sempre considerando la stessa fascia d'età, doppiano i colleghi maschi, sendo rispettivamente 769 e 312, e così le infettivologhe, 364 e 155. Specialità a prevalenza maschile, anche tra i più giovani, restono ortopedia, urologia, neurochirurgia .

O presidente FNOMCeO Filippo Anelli celebra i medici donne

“Nel nostro Servizio sanitario nazionale le colleghe sono ormai la maggioranza – comenta il Presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli – soprattutto nelle fasce di età più giovani.

Nos modelos de organização, os oradores de trabalho devo sempre mais ter conto desta realidade.

Não é aceitável, por exemplo, que, como elevou o escore anual, uma sondagem do condomínio CIMO-FESMED com uma campanha de 1.415 dottoresse, il 75% delle assenze per maternità non venga coperto.

Isso significa que toda a gravidez vai imediatamente pesar sobre os espasmos das faculdades que rimangono em serviço, que além de ocupar um carico de trabalho già estenuante, devo colmare il vuoto lasciato da collega legitimamente em casa.

Este é um círculo vizioso feito de sensibilidade de colpa, de discriminação, de transporte bloqueado”.

“Occorre, ancora una volta, valorizaizzare i professionisti – conclui Anelli – prevedere modelli organizzativi che permettano a uomini e donne di conciliare i tempi di lavoro con quelli della vita privata e della famiglia.