Gimbe: "In Italië is die behoeftes (-20,6%) of die decessi (-15,8%)"

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 16-22 febbraio 2022, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (349.122 vs 439.707, pari a -20,6%) e decessi (a.1.828s., 2.172s. %, di cui 15,8 riferiti a periodi precedenti

In calo anche i casi attualmente positivi (1.291.793 vs 1.550.410, -258.617, pari a -16,7%), le persone in isolamento domiciliare (1.277.821 vs 1.533.689, -255.868, i a16,7, par13.076. 15.602%), in ricoveri con sintomi (2.526 vs 16,2, -896, pari a -1.119%) en terapie intensiewe (223 vs 19,9, -XNUMX, pari a -XNUMX%).

Die presidente van Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta:

'Da quattro settimane i nuovi casi settimanali sono in calo: sono circa 350mila con una riduzione del 20,6% rispetto alla settimana precedente e una media mobile a 7 giorni che scende da 59.701 casi del 16 feb.49.875 a 22 feb. ,16,5%).

Tale riduzione è imputabile sia alla ridotta circolazione virale che al calo dei tamponi, il cui tasso di positività si mantiene sostanzialmente stabile'.

Nella settimana 16-22 febbraio in tutte le regioni si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi: dal -0,5% della Calabria al -35,9% del Friuli-Venezia Giulia. Sono 72 le province che superano i 500 casi per 100.000 abitanti, tra cui 5 con incidenza superiore ai 1.000 casi per 100.000 abitanti: Oristano (1.965), Reggio di Calabria (1.216) (1.215), (Valbo 1.022), (1.006) (XNUMX).

Die totale aantal tamponie registreer (-19,6%): vanaf 4.108.946 van 9-15 Februarie tot 3.303.720 op 16-22 Februarie 2022.

In die besonder, tamponi rapidi is sono ridotti van 19,2% (-590.759) en quelli molecolari van 20,8% (-214.467).

La media mobile a 7 giorni del tasso di positività dei tamponi molecolari pass dal 12,6% all'11%, mentre per gli antigenici rapidi fa registrare un liieve aumento (dal 10,1% à 10,4%).

Die verantwoordelike ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe, Renata Gili,:

'E' stabile la riduzione percentuale della pressione sugli ospedali, dove i posti letto occupati da pazienti Covid diminuiscono sia in area medica (-16,2%) che in terapia intensiva (-19,9%)'.

In die besonder, in area critica si passa dal picco di 1.717 del 17 gennaio a 896 del 22 febbraio; in area medica dal picco di 19.913 del 31 gennaio a 13.076 del 22 febbraio.

Al 22 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 20% in area medica e del 9,3% in area critica.

Ad eccezione di Lombardia, provincia autonoma di Trento e Veneto, tutte le regioni superano la soglia del 15% in area medica; 10 regioni vanno oltre la soglia del 10% in area critica.

Die direkteur van die Fondazione Gimbe, Marco Mosti:

'Si conferma un'ulteriore riduzione degli ingressi giornalieri in terapia intensiva, la cui media mobile a 7 giorni scende a 66 ingressi/die rispetto agli 80 della settimana precedente'.

Diminuiscono ancora i decessi: 1.828 negli ultimi 7 giorni (di cui 101 riferiti a periodi precedenti), con una media di 261 al giorno, rispetto ai 310 della settimana precedente.

Per quanto riguarda le somministrazioni dei vaccini, al 23 febbraio (aggiornamento ore 06.17) l'85,4% della popolazione (50.597.317) ha ricevuto almeno una dosis di vaccino (+58.409 l'rispetto alla settimana) (+83 l'rispetto alla settimana) n. 49.167.918) ha completato il ciclo vaccinale (+318.419 rispetto alla settimana precedente).

In calo nell'ultima settimana il numero di somministrazioni (n. 972.111), con una media mobile a 7 giorni di 138.873 somministrazioni/die: crollano del 34,2% le terze dosi (626.991) e del nuovi vaccinati (46,8).

Sul fronte delle coperture, quelle con almeno una dosis di vaccino sono molto variabili nelle diverse fasce d'età (dal 99,3% della fascia oor 80 al 36,6% della fascia 5-11); così kom per i richiami, che negli oor 80 hanno raggiunto l'87,9%, nella fascia 70-79 l'86,6% e in quella 60-69 anni l'82,9%.

Nella settimana 16-22 febbraio si registra un ulteriore calo dei nuovi vaccinati: 59.033 rispetto ai 111.002 della settimana precedente (-46,8%).

Di questi, il 33,2% è rappresentato dalla fascia 5-11: 19.628, in netta flessione rispetto alla settimana precedente (-57,1%).

Nonostante l'obbligo vaccinale e l'entrata in vigore dell'obbligo di green pass rafforzato sui luoghi di lavoro, tra gli meer as 50 il numero di nuovi vaccinati scende ulteriormente, attestandosi a quota 15.255 (-44% precedenteto alla settimana). In continuo calo anche le fasce 12-19 en 20-49.

Op 22 Febbraio sono 7,07 miljoen le persone che non hanno ricevuto nemmeno una una dosis di vaccino, di cui 2,17 milioni guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni e pertanto temporaneamente protette.

In altri termini, le persone attualmente vaccinabili sono circa 4,9 miljoen, un datum che tuttavia non tiene conto delle esenzioni di cui non si conosce il numero esatto.

Al 23 febbraio (aggiornamento ore 06.17) nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 2.237.469 dosi: 1.345.960 hanno ricevuto almeno 1 dosis di vaccino (di cui 1.056.205 conci 36,6) nazionale del 19,8% en nette regionali differenze: dal 53,1% della provincia autonoma di Bolzano al XNUMX% della Puglia.

Al 23 febbraio (aggiornamento ore 06.17) sono state somministrate 37.077.283 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 89.570 somministrazioni al giorno.

In base alla platea ufficiale (43.680.268), aggiornata all'11 febbraio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell'84,9% con nette differenze regionali: dal 79,5% della Sicilia al 90,6% della Valle d'Aosta.

Con la circolare del 20 febbraio 2022 il ministero della Salute- congiuntamente al Consiglio superiore di sanità, all'Agenzia italiana del farmaco e all'Istituto superiore di sanità- raccomanda la quarta dosis nelle persone immunodepresse che hanno primario di tre hanno primario di tre hanno primario.

Si tratta di una dosis con funzione di booster, somministrata ad un intervallo di almeno 120 giorni dalla terza dosis (cd. dosis addizionale).

Per quanto riguarda la popolazione generale, invece, già il 18 gennaio la European Medicines Agency (Ema) aveva chiarito che, al momento, non ci sono enoughi evidenze scientifiche per raccomandare, o meno, la quarta dosis di vaccino.

Qualora i dati dimostrassero la necessità di un richiamo annuale, è verosimile che la priorità sarà data alle persone anziane e fragili, sia perché più esposte al rischio di malattia severa, sia perché sono state la prime a ricevere.

Gli ultimi data del Centers for Siektebeheer en -voorkoming e della UK Health Security Agency confermano la posizione dell'Ema: 

L'efficacia di tre dosi di vaccino nei confronti della malattia severa, nonostante un lento declino, rimane elevata (75% circa dopo 3-4 mesi).

In ogni caso, al di là delle evidenze scientifiche, un ulteriore richiamo per la popolazione generale of per specifiche kategorie a rischio, dovrà comunque essere preventivamente autorizzato dalle autorità regolatorie.

Ek dati dell'Istituto superiore di sanità dimostrano la riduzione dell'efficacia vaccinale a partire da 3 mesi dal completamento del ciclo primario e la sua risalita dopo la somministrazione del richiamo.

In die besonder, l'efficacia sulla diagnosi scende progressamente dal 63,3% per i vaccinati con due dosi entro 90 giorni al 42,4% per i vaccinati da più di 120 giorni, per poi risalire al 64,3% dopo il richiamo, l'efficacia sulla malattia severa scende progressivamente dall'86,8% per i vaccinati con due dosi entro 90 giorni all'82,9% per i vaccinati da più di 120 giorni, per poi risalire al 93,4% dopo il richiamo.

Complessivamente nelle persone vaccinate con ciclo completo (più eventuale dosis di richiamo), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d'età si riduce l'incidenza di diagnosi (del 53,3-75,1%), ma soprattutto di malattia graf (del 71,3-88% per ricoveri ordinari; dell'80,7-92,9% per le terapie intense) en decesso (dell'80,8-91,3%).

'La quarta ondata- afferma Cartabellotta- è in piena fase discendente, con evidente riduzione della pressione ospedaliera e dei decessi.

Tuttavia, 50mila nuovi casi al giorno, tasso di positività dei tamponi al 10% e quasi 1,3 milioni di casi attualmente positive dimostrano che la circolazione del virus è ancora piuttosto elevata.

In altri termini, se i dati consentono di guardare avanti con ragionevole ottimismo, nie è accettabile 'approfittare' della fine dello stato di emergenza per confondere le carte in tavola: discesa della quarta ondata non significa circolazione, fine endemica delllaeno pandemie.

Tali accezioni, infatti, rappresentano distorsioni della realtà che disorientano la popolazione e rischiano di legitimare decisioni azzardate'.

'Indipendentemente dal termine dello stato di emergenza- aggiunge il presidente della Fondazione Gimbe– al momento è impossibile abolire misure di sanità pubblica come mascherine al chiuso e isolamento dei positivei, indispensabili per consentire la completa turiattetura le attvita turiapertura. Infine lo sguardo deve essere sin da ora rivolto al prossimo autunno-inverno: se è ragionevolmente certa una una tregua nei prossimi mesi, questo tempo prezioso deve essere sfruttato al meglio per un'adeguata programmazione. Perché con il nuovo inverno il risveglio dal 'sogno collettivo' potrebbe essere molto brusco', sluit af.

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Fonte dell'articolo:

Dire Agency

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