La Giusta via - Accès Venoso avec Catetere Periferico MDC

Riprendiamo con questo articolo un elaborato del 2015 vers le raccomandazione e la corretta scelta del calibro dell'accesso venoso, surtout dans urgence / urgenzaque ce soit ospedaliera supplémentaire que intra-ospedaliera.

Venez ricorderete il gruppo di studio GAVECeLT nel 2016 aggiornava les recommandations sugli accessi veineux avec la tabella sotto riportata e tradotta dallo scrivente.

Ancora una volta veniva quindi confermato uno degli assunti, ovvero che la scelta del calibro dell'ago canula doveva prevedere il minimo calibro possibile e la zone di inserzione plus periferica possibile.

Le Evidenze Suggeriscono Infatti Che dans Tal Modo Si Hanno moins de risques de phlébite (soprattutto in pazienti anziani e defedati) e di eventi avversi, oltre a contenere disi ai Pazienti dovuti a stravasi o posizioni scomode del device (la famigerata cubitale mediana o «piega del gomito»!) e di conseguenza minor spesa e miglior compliance del pazienti in favore di una facilitata guarigione.

Ovvio che nei casi di necessità di ripristino volemico occorrono calibri ben plus performanti.

Parlements dei calibri… e del «forse non tutti sanno che»

Il "Jauge" serviva (e serve tuttora) a dare una indicazione di misura dei fucili a canna liscia (ormai in disuso!) in relazione alle palle in piombo. In medicina (e in Infermieristica) correspond à al numero di cateteri che entrano in un cm2.

Ne consegue che il “G” - Jauge NON è uno standard E CHE LA PORTATA E LE DIMENSIONI VARIANO A SECONDA DELLA DITTA CHE PRODUCE IL DISPOSITIF.

A volte può essere indicata la misura in Franch (Fr) o Charrier (Ch) - sono equivalenti - il Franch misura il diametro esterno; 1 Fr (o Ch) corrisponde à 0,33 mm (9 Fr = environ 3 mm)

La tabella qui sotto riportata est una delle tante che si possono trovare dalle varie ditte produttrici, tanto per fare un esempio, l'attuale ditta che rifornisce la nostra UO fornisce cateteri venosi G20 con una portata di 65 ml / min non a pressione.

 

Quindi SEMPER bene il calibro più piccolo nella posizione più periferica - escludendo il trauma? NON.

 

 

Dans ospedale lavorano in tanti. Il primo pezzo quello della "Heure d'or" la fanno «quelli fuori» che, se son professionisti e non figure occasionali addette all 'urgence, sanno cosa, come e soprattutto parce qu'il applique un certain appareil.

Dopo un confronto con l'UO di radiologia è infatti scaturito il dilemma. I colleghi radiologi mi informano che con determinati tipi di indagine e determinati composti - i mezzi di contrasto– vi è la necessità di iniezione in pompa con elevata velocità di infusione. Données la natura dell'indagine: ad es. la valutazione di un circolo cerebrale o polmonare, è bene prevedere un accessoire venoso gros calibre.

La letteratura, a livello di raccomandazioni può venirci in aiuto così come i produttori di mezzi di contrasto interpellati ed i radiologi (tecnici e medici), che mi fanno notare alcune particolarità: i mezzi di contrasto hanno una viscosità ed una de; la natura della diagnostica détermine la vélocité de l'infusion.

En particulier l'ACR - American College of Radiologist informa nelle sue raccomandazioni che:

«Les produits de contraste intraveineux doivent être administrés par un injecteur de puissance à travers une canule en plastique flexible. L'utilisation d'aiguilles métalliques pour l'injection de puissance doit être évitée. De plus, le débit doit être adapté à la jauge du cathéter utilisé. Bien que les cathéters de calibre 22 puissent tolérer des débits allant jusqu'à 5 ml / s, un cathéter de calibre 20 ou plus est préférable pour des débits de 3 ml / s ou plus. Une veine de l'avant-bras antécubitale ou large est le site d'accès veineux préféré pour l'injection de puissance. Si un site de ponction veineuse plus périphérique (par exemple, à la main ou au poignet) est utilisé, un débit ne dépassant pas 1.5 ml / s peut être plus approprié »,

à savoir:

“Il mezzo di contrasto per via endovenosa deve essere somministrato da un iniettore con pompa attraverso una canula plastica flessibile. L'uso di aghi metallici per l'iniezione con pompa deve essere evitato. Inoltre, la portata dovrebbe essere appropriata alla misura del catetere usato.  Anche se i cateteri a 22 gauge possono essere in grado di tollerare i flussi fino a 5 Ml / sec, un catetere a 20 gauge o plus grande è preferibile per una portata di 3 ml / sec o superiore. La vena antecubitale dell'avambraccio (o una vena di grosso calibro del braccio) est un sito di accesso venoso preferito per l'iniezione con pompa. Se uno o più accessi periferici (ad esempio mano o Polso sono utilizzati, è consigliabile garantire una portata non superiore a 1,5 ml / sec »

Attualmente il 20G in nostro possesso (abbastanza performante) garantisce 1,08 ml / sec (65 ml / min).

Non si esclude però l'utilizzo contemporaneo di due accessi di calibro più piccolo (con due pompe)

Ne consegue che anche in ambito di Emergenza ospedaliera, nei casi ove prevediamo una successiva e probabile indagine con mezzo di contrasto (es. Sospetto ictus o embolia polmonare etc…) è preferibile un calibro 18 G su vena di grosso calibro; questo senza escludere un accesso periferico plus piccolo e da reperire in prima battuta per garantire l'ingresso di farmaci o liquidi.

Il est infiniment bon que le meilleur contraste puisse être initié également par voie intra-osseuse.

Miti, Leggende, Curiosità et Aneddoti

  • vene del piede, della gamba o del collo in Emergenza si possono reperire, si sostituiscono però nel più bref tempo possible
  • le premier operazioni di accesso vascolare periferico prevedevano l'uso della sala operatoria, l'apertura della cute, l'isolamento della vena con punti di sutura ed il successivo incanulamento con aghi metallici rigidi e lunghi circuiti in caucciù
  • fino almeno a metà degli anni '90 si disquisiva, in Italia, se l'Infermiere potesse o meno reperire l'accesso venoso! (Tuttora Abbiamo figure come il «medico prelevatore»)
  • il primo catetere della storia vede la nascita nell'antica Siria e Derivava da un condotto ricavato da una pianta, quello recente invece, da Benjamin Franklin nel 1752 per aiutare il fratello malato, ma lo stesso Franklin attribuisce a Francesco Roncelli - Pardino dal 1720, la création de l'appareil
  • nel 1687 un editto della chiesa, ratificato anche in sede parlamentare, proibì trasfusioni tra uomo e animale (et vice-versa)
  • l'80% dei Pazienti che entrano in ospedale Riceve una terapia endovenosa

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BIBLIOGRAPHIE ESSENTIELLE

  1. American college of radiologist: https://www.acr.org/~/media/37D84428BF1D4E1B9A3A2918DA9E27A3.pdf
  2. Centre de surveillance et de prévention des infections liées aux soins de santé et de lutte contre la tuberculose. Ligne directrice Cathéter intraveineux périphérique (PIVC). Département de la santé du gouvernement du Queensland 2013
  3. giaravina, congresso sibioc 2012 (http://congresso2012.sibioc.it/dia/07NOV2012_11.40_Giavarina.pdf); Risque d'hémolyse dans le prélèvement sanguin d'un cathéter intraveineux périphérique: une revue de la littérature - Danielis M - PMID: 25392029
  4. Quesiti Clinico-Assistenziali - anno 5, n.10, 2014
  5. Lignes directrices CDC ATLANTA pour la prévention des infections liées aux cathéters intravasculaires. Août 2002

 

 

 

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