118, la guerra medici contro infermieri d'area critica viene risolta dalla politica

Le fortissime polemiche innestate dall’Ordine dei medici di Bologna, Modena, Ravenna e Piacenza che “avrebbero presentato esposti in Procura contro i medici che avevano redatto procedure e istruzioni operative per i medici d’area critica sulle ambulanze del 118” saranno finalmente affrontate dalla politica con una risoluzione urgente presentata all’assemblea della Regione Emilia Romagna. Il dibattito è nato grazie all’interesse di Quotidiano Sanità (link) che ha giustamente stimolato gli interventi di IPASVI,  di FNC e di ANIARTI, tutti a sostegno delle attività degli infermieri, che sui social media si sono scatenati a suon di hashtag #noisiamopronti. Insieme a loro anche l’Italian Resuscitation Council e SIMEU che hanno redatto uno statement per le procedure che si possono affidare alla figura professionale dell’infermiere d’area critica, un ruolo sempre più importante che deve essere interfacciato in maniera collaborativa nel team di soccorso, che opera in realtà davvero complesse.

La risoluzione della Regione Emilia Romagna, presentata dal PD ma firmata da SEL, prevede di “rinnovare la fiducia nei confronti degli infermieri e dei medici che con la loro professionalità rendono la regione all’avanguardia e punto di riferimento nazionale e internazionale” impegna la Giunta a “definire le iniziative idonee per garantire la maggiore valorizzazione professionale degli infermieri, in un quadro di equilibrio e rispetto dei diversi ruoli (medico, infermiere, altri operatori sanitari), riconoscendo le esperienze pilota e indicando in modo chiaro, certo ed omogeneo le modalità di lavoro delle equipe di soccorso in modo da fornire ai cittadini il miglior servizio sanitario possibile, in particolare per quanto riguarda l’emergenza territoriale”.

LA RISOLUZIONE


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