Soccorso di persone affette da Sclerosi Multipla: con un primo focus l’inizio di un percorso ad hoc

Un tema caro a tutti i soccorritori, e sono tanti quelli che vorrebbero avere una preparazione specifica in materia: il soccorso in situazioni di emergenza di persone con disabilità motoria in generale, e affette da Sclerosi Multipla nello specifico.

 

SOCCORSO DI PERSONE AFFETTE DA SCLEROSI MULTIPLA: UN PRIMO FOCUS

Un primo focus, in tal senso, ha avuto il via con la videoconferenza con protagonisti più che titolati: l’ Aism, innanzitutto, ma anche vari corpi di soccorritori e Vigili del Fuoco su tutti.

“Accendere un focus specifico sulle necessità delle persone affette da Sclerosi Multipla (SM) – fanno sapere dal Ministero dell’Interno – e individuare anche un percorso sperimentale sugli aspetti legati al loro soccorso negli ambienti domestici.

Su questi temi si è sviluppato nei giorni scorsi un seminario in videoconferenza che ha visto coinvolti i comandi provinciali dei Vigili del fuoco di Pordenone, Ascoli Piceno e Genova, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) ed esperti relatori”.

Questo rappresenta un primo passo di un percorso sperimentale che si svilupperà nei prossimi mesi con il coinvolgimento degli stessi comandi e in collaborazione con l’Aism.

SOCCORSO INCLUSIVO, LINEE GUIDA PER FAMIGLIE DI PERSONE CON SCLEROSI MULTIPLA

Potranno essere così stabilite delle linee guida per il soccorso inclusivo e anche consigli corretti alle famiglie per rispondere in caso di emergenza e per mettersi in relazione con i soccorritori.

Il progetto con alcune simulazioni coinvolgerà direttamente le persone affette da sclerosi multipla.

Le variabili da considerare, infatti, quando si presta soccorso in questi casi sono diverse e, come messo in evidenza durante il seminario, riguardano aspetti relativi alla mobilizzazione in sicurezza e agli accorgimenti e alle attenzioni da avere a seconda del grado di disabilità.

Anche il ruolo del “caregiver” familiare (o dell’assistente personale) è tra i fattori che facilitano la risposta in emergenza della persona con SM e nella relazione con i soccorritori.

Ovviamente l’auspicio è che da questo primo seminario, e dai successivi che da essi sorgeranno, nascano protocolli innovativi e inclusivi che diventino patrimonio collettivo.

Chi fa soccorso è innanzitutto un affamato. Di nuove nozioni, di nuove funzioni, di nuovi obiettivi di cura da raggiungere. Ed è bello che questa fame venga rivolta ai più fragili.

PER APPROFONDIRE:

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FONTE DELL’ARTICOLO:

SITO UFFICIALE MINISTERO DELL’INTERNO

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