Tubo endotrachėja

Le storiche sonde tracheali metalo sono būsenoje sostituite modernamente da quelle in gomma rossa, in grotelės ir poi Tubo_endotrachealeda quelle in materiale sintetico (carbonato di polivinile, polietilene, silicone), meno traumatizzante e più tollerato. La varietà dei materiali con cui erano costruiti in passato ed attualmente i tubi è, comunque, relativamente ristretta. Molto più rilevante è, per contro, la varietà di altre sostanze aggiunte alla composizione e che di volta in volta sono state chiamate in causa ed imputate del determinimo di lesioni tessutali o di reazioni tossiche sistemiche: vulcanizzanti o accelleranti (per facilitare la solidificazione) stabilizanti arba antioksidantai (per prevenire ilegradamento in presenza di caldo, ossigeno), katalizatoriai (per facilitare la polimerizzazione), plastikiniai (vienam ammorbidire), indurenti, coloranti, radiopacizzanti. L'impiego dei tubi riutilizzabili è semper meno diffuso a favore dei tubi ad uso unico, il cui impiego deve costituire uno standard. La sezione dei tubi è circolare. L'estremità distale con il bisello angolato di 45 ° rispetto all'asse ed aperto a sinistra, quando in posizione per essere introdotto in bocca. I tubi orotracheali e nasotracheali standartas adulti hanno una konformazione semicircolare con un raggio approssimativamente di 140 mm. „Essi sono modellati in modo da facilitare l“intubacija ma purtroppo non per adattarsi all'anatomia delle vie aeree nelle quali devono dimorare. Quando sono in situ i tubi operano delle pressioni principmente verso i denti, verso la base della lingua, sulla parte posteriore della laringe e quella anteriore della trachea. Ad esempio la pressione diretta verso la laringe posteriore è di 1000 g per i tubi in gomma rossa, di 300–400 g per i tubi in PVC ed silicone e di soli 75 g per i tubi in the restice armati con spirale metallica. „L'effetto di queste pressioni è in parte all'origine delle lesioni post-intubacija. La parte prossimale del tubo ha semper un raccordo ISO da 15 mm mediante il quale viene collegato al sistema di vėdinimas. Gran parte dei tubi possiede un manicotto distale (cuffia) ir pochi milimetri dall'estremità distale. Questo manicotto è connesso, mediante un piccolo condotto sito nella parete del tubo, ad una valvola, all'esterno, impiegata per connettere la siringa e gonfiare la cuffia. Quando gonfia serve per annullare lo spazio esistente tra la parete tracheale ed il tubo e creare un sistema a tenuta tra apparecchio e polmoni, evitando perdite di gas ed escludendo la possibilità di inalazione. Prima di procedere si deve controllare la tenuta della cuffia. Si attacca la siringa, di solito da dieci cc, alla valvola e si distende la cuffia con l'aria. Si stacca la siringa e si controlla se la cuffia perde, schiacciandola. Perdite possono aversi sia nella cuffia che nel palloncino-spia, sito vicino alla valvola prossimale. Si può evitare di toccare la sonda, tenendo il tubo nell'imballo sterile e comprimere la cuffia senza contaminarla. Si deve fare attenzione che la cuffia può bucarsi durante l'intubacija se urta contro i denti taglienti, per cui i tubi, che sono stati preventivamente controllati, possono perdere dopo l 'intubacija. Non semper, però, si può cambiare un tubo dopo che il paziente è stato intubato. Ad esempio può essere difficoltoso sostituire una sonda tracheale con la cuffia bucata nel corso di un intervento alla testa o al collo. Ci si deve aranžuotė magari aumentando il volume corrente. Se non si può materialmente sostituire un tubo con la cuffia che perde o non lo si vuole per altre esigenze (ad esempio per difficoltà all "intubacija), c'è un espediente. Si può temporaneamente stipare la faringe posteriore ed intorno al tubo con una garza. Questo aiuta a prevenire l'inalazione e riduce la perdita tra trachea e tubo. I diametri dei tubi sono diversi ed devono adattarsi alla dimensioni dell'orificio glottico. Esistono varie scale des misura: quella di Magill che impiega una numerazione arbritaria, quella francese (Charrière) corrisponde al numero ottenuto moltiplicando per 3 il diametro esterno in mm, quella inglese considera il valore del diametro interno in mm. „Accordo agli attuali“ standartuose i tubi devono seguire il system metrico ed è stabilito che le dimensioni siano riferite a quelle del diametro interno (ID) che deve marcato sul tubo stesso. Transitoriamente viene ancora usata la numerazione Charrière.

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