Croce Rossa tra emergenza COVID e ricociliazione: il caldo luglio nei Balcani

Balcani, não solo COVID. Oltre ottomila morti, mille persone ancora disperse e nove nuove vittime identificate. Non foram i numeri dell'ennesimo bollettino Covid-19, a cui siamo tristemente abituati, ma quelli delle migliaia di persone vittime del genocidio di Srebrenica, avvenuto nella città bosniaca nel luglio del 1995, una delle guerra peggiori pagine della storia europea ad oggi.

EX JUGOSLÁVIA, LE SFIDE DI IERI E DI OGGI

A venticinque anni di distanza da quel terribile evento, verificatosi durante le guerre nella ex Jugoslavia, oggi nei Balcani si fronteggia un'altra sfida complicata e delicata: l 'Emergência de coronavírus, con numeri altrettanto drammatici e che sono tornati a crescere nelle ultime setimane, provocando una segunda ondata di contagi e morti.

Se di natura totalmente diversa, se os eventos forem acompa- nhados pela importação de non rimanere assuefatti dai grandi numeri, ma di ricordare le vittime, comprendere a causa e não commettere gli stessi errori.

BALCANI TRA COVID E PASSATO, IL RUOLO DELLA CROCE ROSSA

Nell'ultimo quarto di secolo, tenendo a mente conto obiettivo e facendo fede ai Principi di Umanità e Imparzialità, i membri del Movimento di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa, impegnati nei Balcãs, hanno sempre cercato di sensibilizzare l'opinione pubblica a non dimenticare ea prevenire, supportando i processi di riconciliazione dei popoli and fornendo assistenza umanitaria a tutte le persone colpite da conflitti, disastri naturali e dalle emergenze sanitarie.

Ne sono prova si il costante lavoro del Comitato internacionale di Croce Rossa, impegnada no campo da venticinque ano no difícil compito de riconoscimento delle vittime di Srebrenica, sia l'infaticabile operato delle consorelle balcaniche di Croce Rossa, che dall'inizio marzo di quest'anno sono impegnate nella risposta all'emergenza Covidien-19.

Una pandemia che sta mostrando molte delle fragilità strutturali degli Stati balcanici, trascinandoli rapidamente em una nuova crisi socio-econômica que sta aumenta le disparità e peggiorando le condizioni di vita dei gruppi più vulnerabili.

PREVENÇÃO E SOSTEGNO 

Observe quindi sia i problemi odierni che le possibili difficoltà futuro di Tali Paesi, la Cruz Vermelha Italiana rinnova il proprio impegno nella regione, um fianco delle proprie consorelle, non solo nel campo della prevenzione e della difesa salute pubblica per contrastare la diffusione del Coronavírus, ma anche a sostegno di quelle fasce di popolazione più a rischio che stanno pagando le conseguenze peggiori della crisi: donne, anziani, minoranze etniche e persone migranti no transito lungo la rotta balcanica.

Interventi que rappresentano un tassello di una più ampia azione di cooperazione internazionale que la CRI sta portando avanti in coordinamento e in support dei propri partner, con l'obiettivo sia d'intervenire laddove c'è più bisogno sia di prevenire ogni discriminazione sociale ed etnica che solitamente, nei periodi di crisi, tende a riaffiorare, come ricordano i drami giorni vissuti a Srebrenica 25 anos atrás.

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FONTE DELL'ARTICOLO:

SÍTIO OFICIAL CROCE ROSSA ITALIANA

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