Dia da África 2020: di fronte alle sfide del Covid-19, l'Africa è in cammino assieme all'Italia

COVID-19, Africa e Italia chiamate ad un cammino comune. “Il mio lungo cammino non e 'ancora alla fine” scriveva Nelson Mandela em un'autobiografia. E da questa frase, citata de Jean-Leonard Touadi, presidente del Centro relazioni con l'Africa, si e 'ripartiti oggi per rilanciare impegni di partners e liberarsi - anche di fronte alle conseguenze della pandemia di Covid-19 - di stereotipi che condizionano ancora i rapporti con il continente.

 

COVID-19, África ed Italia nel solco tracciato da Nelson Mandela:

L'occasione e 'stata un webinar intitulado 'L'Africa Day 2020: insieme per ripensare le relazioni italo-africane'.

“Con la liberta 'vengono le responsabilita'” scriveva Mandela e poi ancora: “Il mio lungo cammino non e 'ancora alla fine”.

Parole ricordate da Touadi, nella convinzione che lo “spazio della nostra azione” oggi sia “colmare il gap tra la grande esperanza sollevata allora e la situazione attuale“.
Il richiamo all'analisi della realta 'al di la' dei pregiudizi e 'stato rilanciato piu' volte durante o webinar, promosso da Italia Africa Business Week.

“Gli stereotipi sono difficili a morire e lo vediamo anche sulla pelle dell'Italia” ha detto ad esempio Giorgio Marrapodi, alla guida della Direzione generale del ministero degli Esteri per la Cooperazione allo sviluppo. “L'Africa non e 'quella di cui si parla solo em ocasional solo degli sbarchi delle coste meridionali”.
Al centro del seminario oportunita 'e dinamismo non raccontati abbastanza, con una riflessione paralela sulla nuova attenzione al continente da parte della politica estera dell'Italia.

Pandemia da Covid-19, un'occasione per rivedere le basi del dialogo Italia - África:

In primo piano anche le ricadute della pandemia di Covid-19, che sta colpendo l'economia globale nel suo complesso, senza risparmiare alcuna regione.
“Temiamo che si pode rivedere la grammatica dello sviluppo e il livello di risorse per conseguire gli Obiettivi di sviluppo” ha detto Luca Maestripieri, direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.

“C'e 'un terremoto che sta minando alle fondamenta il sistema economico mondiale“.
Sulla stessa linea Giuseppe Mistretta, direttore del ministero degli Esteri per l'area subsahariana.

“Il Covid-19 non ha colpito l'Africa con i numeri strazianti di Italia, Brasile, Russia o Stati Uniti ma la sta colpendo sul piano finanziario” ha detto il diplomatico.

“La grande sfida e 'che tipo di sostegno economico per far fronte alle conseguenze della pandemia saremo in grado di offire: non bastera' una risposta individuale degli Stati; sara 'indispensabile un quadro multilaterale e come Italia l'anno prossimo saremo presidenti del G20 ”.
Di nuove incognite ha detto Antonella Baldino, di Cassa depositi and prestiti (Cdp).

“C'e 'gia' una riduzione degli investimenti esteri, del flusso del credito di aiuto e delle rimesse delle migranti” ha sottolineato la dirigente.

Convinta che proprio i trasferimenti individuali di risorse siano un ambito di intervento definitivo.

“Le rimesse valgono all'incirca tre volte e mezzo gli aiuti ufficiali allo sviluppo” ha detto Baldino.

“Cdp sta puntando ad esempio su Libretti senza frontiere, un progetto sul quale c'e 'gia' un accordo con la Tunisia, teso a favorire partecipazione diffusa ai programmi di investment nei Paesi di origine”.
Un tema, quello delle rimesse, rilanciato in piu 'interventi.
Secondo Marwa Mahmoud, consigliere comunale a Reggio Emilia, e 'necessario pero' anche uno sforzo sul piano della comunicazione.
“Bisogna guardare all'Africa spostando il baricentro, assumendo una visione afro-centrica” disse Mahmoud. “E per cambiare approccio e paradigma serve che i figli delle diáspore assumano un ruolo fondamentale: loro sono nativi cooperanti”.

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FONTE DELL'ARTICOLO:

AGÊNCIA DIRE

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