Procédure infermieristiche en émergence, gli algoritmi del 118 Toscana

Procédure infermieristiche en émergence, gli algoritmi del 118 Toscana

Negli ultimi decenni si è realizzata una radicale riforma della professione infermieristica, in linea con le raccomandazioni in materia del Consiglio d'Europa, attraverso una sostanziale evoluzione del contesto normativo di riferimento, sia perivoo attiene l'aspetto ordinamentale che quello format, sia perivoo attiene l'aspetto ordinamentale che quello formato sommariamente riepilogata:
- D. Lgs. N. 502/92 che ha trasferito la formazione infermieristica dalla sede regionale a quella universitaria nell'ambito della Facoltà di Medicina;
- Decreto Ministeriale 14/09/1994 n. 739 che ha sancito che l'assistenza infermieristica può essere di natura preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, riconoscendo all'infermiere autonoma responsabilità professionale;
- Legge 26/02/1999 n. 42 «Disposizioni in materia di professioni sanitarie» che ha sostituito la denominazione «professione sanitaria ausiliaria» avec «professione sanitaria», e, abolendo il mansionario previsto dal DPR 14/03/1974 n. 225.

Procédure infermieristiche en émergence, le iniezioni en endovenosa

Per quanto concerne plus specificamente l'attività infermieristica all'interno dei sistemi di urgence sanitaria territoriale il DPR 27 mars 1992 Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione ofi livelli di assistenza sanitaria di Emergenza prevedeva all'art. 10 che “il personale infermieristico professionale, nello svolgimento del servizio di Emergenza, può essere autorizzato a praticare iniezioni per via endovenosa e flèboclisi, nonché a svolgere le altre attività e manovre atte a salvaguardare le funzioni vitali, previste dai protocolli decisi dal medico responsabile del servizio ”.

Il successivo «Atto di intesa tra Stato e regioni di approvazione delle linee guida sul sistema di Emergenza sanitaria in applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 27 mars 1992» (GU n. 114 serie generale parte prima del 17/5/1996), prevedeva fra le tipologie di mezzi di soccorso da utilizzare per la realizzazione del sistema territoriale di soccorso in Emergenza Urgenza:

1) ambulance di soccorso di base e di trasporto (tipo B ex decreto ministeriale n. 553/1987): automezzo il cui equipaggio minimo e 'costituito da un autista soccorritore e da un infermiere (o soccorritore / volontario) a bordo, con preparazione idonea ad operare nel sistema dell'emergenza;

2) ambulanza di soccorso, e di soccorso avanzato (tipo A ex decreto ministeriale n. 553/1987): automezzo attrezzato per il supporto vitale, di base ed avanzato, il cui equipaggio minimo e 'costituito da un autista soccorritore (ove possibile in grado di partecipare ad un intervento di Emergenza sanitaria) ed un infermiere professionale con preparazione specifica verificata dal responsabile della Centrale operativa. La eventuale presenza del medico nelle ambulanze dislocate nei punti di primo intervento, è stabilita dalla programmazione regionale. La Regione Toscana, recependo le linee guida nell'ambito dell'accordo quadro per il trasporto sanitario, emanava linee di indirizzo che prevedevano ambulanza infermieristica così definita: ”Costituisce una tipologia di mezzo medical di soccorso assimilabato al mezzo. L'ambulanza infermieristica, pur nella sua autonomia operativa, non è sostitutiva delle risorse medicalizzate, intendendo con ciò che si tratta di uno strumento integrativo nell'ambito del sistema operativo ed organizzativo che ogni Azienda Sanitaria potrà darsi in sede di concertazione con le AA.VV. e la CRI

Procédure infermieristiche en émergence, l'autonomia dell'infermiere nell'equipaggio di un'ambulanza

L'équipage est costituito da un autista, due soccorritori volontari di livello avanzato ed un infermiere del 118, con adeguato percorso formativo, secondo un programma definito dal Responsabile della Centrale Operativa.

Dato il livello di autonomia professionale dell'infermiere, questo mezzo di soccorso può fornire un soccorso avanzato nel sostegno delle funzioni vitali (SLA) attraverso l'esecuzione di manovre salvavita e la somministrazione di farmaci in base a protocolli definiti dal Responsabile della CO 118.”

A fronte del quadro normativo di riferimento, nazionale e regionale, il Tavolo di Coordinamento delle Centrali Operative 118 della Regione Toscana, ha attivato uno specifico gruppo di lavoro incaricato della stesura di procedure infermieristiche condivise, finalizzate a garantire l'omogeneitanze delle attività infermieristiche su tutto il territorio regionale.

Oggetto delle procedure è l'esecuzione di manovre, compresa la somministrazione di farmaci, salvavita o comunque atte a salvaguardare le funzioni vitali, previste da linee guida internazionali, non condizionate dalla formulazione di un'ipotesi diagnostica ma conseguenti al rilievoint di segni .

Procédure Tali sono destinate ad essere implémenter dans ciascun sistema 118, previa autorizzazione in tal senso fornita dal Direttore del Sistema di Emergenza sanitaria territoriale 118, condizionata ad adeguata formazione del personale infermieristico operante, alla disponibilità delle indispensabizzili dotazioni contest toute procédure nécessaire nell'ambito territoriale con specifico riferimento ai percorsi diagnostico terapeutici definiti.

PAR APPROFONDIRE:

AMBULANZA, GLI INFERMIERI 118 DICONO BASTA

SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA DI LIQUIDI A PAZIENTI PEDIATRICI, LE LINEE GUIDA

VISITE DE LA PAGINA DEL 118 TOSCANA

 

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