Ebola: al via la formazione su gestione e trasporto di pazienti contagiosi

Il corso è curato dal Servizio Sanitario dell’Aeronautica Militare presso l’aeroporto di Pratica di Mare

Si svolge presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare dal 23 al 25 settembre un corso di formazione specialistica per la gestione e il trasporto di pazienti altamente contagiosi. Il corso, unico a livello nazionale, nasce su richiesta del Dipartimento della Sanità Pubblica e Innovazione del Ministero della Salute per addestrare ed aggiornare sul tema operatori sanitari e addetti alla sicurezza, con particolare riferimento alle problematiche connesse alla gestione di possibili casi in ambito aeroportuale.

Al corso – organizzato dal Servizio Sanitario dell’Aeronautica Militare, tra le forze aeree leader a livello internazionale nel settore del trasporto aereo in biocontenimento – partecipano oltre 80 operatori, tra militari e civili, provenienti da tutte le principali realtà che a livello nazionale operano nel settore; tra i frequentatori, oltre a rappresentanti dello stesso Ministero della Salute e dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive  “Lazzaro Spallanzani”, è presente personale di Croce Rossa Italiana, ARES 118 Lazio, 7° Reggimento NBC “Cremona”, Corpo dei volontari del Sovrano Militare Ordine di Malta, Esercito Italiano, Marina Militare, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Carabinieri.

Il programma del corso, coordinato e approvato dal Ministero della Salute, oltre a cenni di natura teorica sul concetto di biocontenimento e sulle modalità di trasmissione delle malattie altamente infettive, ha una connotazione fortemente pratica, con lo scopo di condividere le esperienze operative e addestrative maturate dall’Aeronautica Militare nell’ultimo decennio nel settore, nonché consolidare un processo di standardizzazione sulle procedure legate alla gestione di malattie emergenti quali ad esempio l’attuale caso di ebola nel continente africano.  Nell’ambito del corso, ad esempio, sono svolte simulazioni di istituzione di un cordone sanitario in area aeroportuale e di trasferimento di urgenza con speciali isolatori avio-trasportabili di pazienti altamente contagiosi.

“Il paziente che deve essere evacuato – spiega Marco Lastilla, medico dell’Aereonatica Militare – passa dall’isolatore per l’evacuazione strategica (Ati), una speciale barella che lo mantiene a pressione negativa, ovvero l’aria entra ed esce solo filtrata, ad un altro isolatore nell’ambulanza che lo portera’ in ospedale”. All’interno di queste barelle ‘hi tech’ il paziente può rimanere anche 10-12 ore senza essere un rischio per i medici e senza interrompere la catena di biosicurezza indispensabili in casi di malattie contagiose come Ebola o Tbc.
La nostra capacità di intervento sanitario con queste capacità tecnologiche – ha affermato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Pasquale Preziosa – nasce nel 2005 per fronteggiare gli attacchi di bioterrorismo. I medici e il personale sanitario devono essere in grado di intervenire in caso di malattie contagiose e noi li formiamo al meglio.

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