Grosso incendio boschivo sulle Pale di San Lucano, in azione Canadair ed elicotteri. Salvati due escursionisti dalle fiamme

Il forte vento di Föen che si è abbattuto dalla giornata del 24 ottobre su tutte le alpi, è stata la causa del pauroso incendio boschivo che sta interessando le Pale di San Lucano, nella zona dell’Agordino in provincia di Belluno. Pare che sia stato il crollo di un traliccio di una linea elettrica, causato da un albero abbattuto dal forte vento, ad innescare quello che in pochi minuti è diventato un incendio difficilissimo da domare, alimentato dal forte vento.

Impressionanti le prime immagini che fanno vedere la montagna quasi completamente avvolta dalle fiamme e dal fumo, visibile da parecchi chilometri di distanza, che ha raggiunto anche la laguna di Venezia (vedi foto satellitare).

Parecchia apprensione ha destato nei soccorritori la presenza di due escursionisti intrappolati dalle fiamme sul versante della montagna a circa 1.650 metri di quota. I due stavano scendendo dal sentiero del Canale della Besausega quando hanno sentito un rombo e in un istante le fiamme erano a 50 metri di distanza. Per mettersi in salvo si sono spostati al centro del canalone roccioso e hanno dato l’allarme. È iniziata così la corsa contro il tempo per portare in salvo Michel e Andrea, i due ragazzi agordini rimasti bloccati dall’incendio divampato sulle Pale di San Lucano. Alle 21.30 circa una squadra del Soccorso alpino di Agordo e dei Vigili del fuoco, con un carico di attrezzatura e autorespiratori, è partita dalla parte di Cencenighe da Pradimezzo ed è salita fino a Malga Ambrosogn per poi arrivare al Bivacco Bedin alle 6.00, dopo 1.400 metri di dislivello. I due ragazzi dovevano trovarsi 500 metri più in basso, non più raggiungibili al cellulare, sotto la cengia della Seconda Pala. Non appena ha albeggiato 4 soccorritori con le corde e altro materiale si sono preparati per essere elitrasportati in quota in supporto alla squadra. Quando l’elicottero è passato nel tratto del canale dove i due escursionisti potevano trovarsi, i ragazzi hanno fatto segnali con le frontali, poco prima delle 8.00. In velocità, col timore che le fiamme e il fumo potessero ricomparire all’improvviso, i soccorritori li hanno imbarcati in hovering e portati a valle.

Dalla mattinata del 25 ottobre sono operativi

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