Usare la radio: 10 regole fondamentali per comunicare bene

Un bravo comunicatore via radio sa utilizzare i segni cardinali, i numeri, l'alfabeto NATO, le parole chiave e, soprattutto, sa essere conciso e chiaro. Ma come si fa per essere bravi in questo importante aspetto del soccorso? 10 (uno-zero) regole da applicare e conoscere per essere buoni radiofonisti nelle proprie associazioni 118.

Quando un soccorritore si trova in servizio e ha il compito di riportare via radio le informazioni alla Centrale Operativa deve aver seguito dei corsi di abilitazione. Spesso però questi corsi vengono effettuati una sola vola, e si lascia alla pratica quotidiana l’assorbimento delle informazioni più importanti affinché la comunicazione avvenga in modo corretto ed efficace. Quando ci si trova poi in situazioni di emergenza, o in situazioni particolari, queste regole saltano. Sono quotidiane, purtroppo, le tirate d’orecchio da parte della Centrale Operativa ai soccorritori sul campo per un uso scorretto o improprio della radio e delle comunicazioni radio.

In questo articolo vogliamo ricordare 10 regole di base per usare la radio che su ogni ambulanza sarebbe bene ripassare e ricordare con attenzione.

Regola numero 1: Il canale radio in emergenza è della Centrale Operativa, tutti lo possono usare ma è la C.O. il padrone delle comunicazioni. E’ una regola diversa dall’approccio della radio in emergenza di Protezione Civile, o dalle radiocomunicazioni tradizionali dove il padrone del canale cambia a seconda di chi sta emettendo per primo il messaggio.

Regola numero 2: Nessuno deve intromettersi sul canale radio interrompendo chi è in quel momento padrone della comunicazione. Se su un intervento con mezzo di soccorso di base (Tango4) ed elisoccorso (Drago1) Centrale Operativa fa una richiesta a Tango4, Drago1 attende in silenzio che la comunicazione fra i due sia terminata, prima di usare il canale.

Le interruzioni possono avvenire solo per motivate situazioni di emergenza, che andremo a definire nei modi più avanti

Regola numero 3: La comunicazione via radio prevede la citazione del destinatario, la definizione del mittente, il messaggio e poi una parola di chiusura o di passaggio (“Tango 4 Tango 4, qui Charlie 1, troverai un parente in attesa al cancello verde, passo”).

Regola numero 4: il destinatario deve sempre, sempre, sempre confermare il messaggio ricevuto per togliere ogni dubbio. Quindi la risposta sarà “Charlie 1 qui Tango 4, ricevuto. parente in attesa al cancello verde, passo”.

Regola numero 5: A chiudere la comunicazione è sempre il proprietario del canale, che nell’emergenza sanitaria è la centrale operativa, nell’emergenza di Protezione Civile può essere invece il titolare della proprietà temporanea.

Regola numero 6: Via radio non si danno informazioni sensibili, e si danno messaggi semplici. Istruzioni brevi, pochi fronzoli, chiarezza e concisività.

Regola numero 7: Non si parla alla radio senza aver prima pensato e deciso con chiarezza in messaggio. Prima di premere il PPT, dovete sapere con chiarezzo cosa dovete o volete dire.

Regola numero 8: il messaggio non è finito se non avete dato una parola di cambio, passo, over. Se ve lo siete dimenticato ripartite dalla regola 4. Se non c’è la parola di chiusura (da parte della centrale) significa che non devo allontanarmi dalla radio, la centrale si aspetta una risposta o intende mantenere la comunicazione chiedendomi altre informazioni. Chiudo o out sono le parole che ci aiutano a capire che è finita la comunicazione.

Regola numero 9: Le domande sono sempre precedute o seguite dalla parola “Interrogativo” o “domanda”. L’intenzione della voce infatti via radio si può perdere. La risposta deve sempre contenere la parola affermativo oppure negativo, all’inizio. Questo perché dall’altra parte ci si tiene pronti a cambiare l’informazione che si è stimata.

“Tango 4 qui charlie 1, abbiamo attivato drago 1. La posizione è libera per atterraggio, interrogativo”
“Charlie 1 qui Tango 4, negativo. Stiamo allestendo la posizione ora. Quanti primi all’arrivo di Drago 1, interrogativo”
“Tango 4 qui Charlie 1, ricevuto. Velocizzate fase di allestimento, Drago 1 in arrivo in 12 primi. Resto in attesa di conferma allestimento piazzola, chiudo”.

Regola numero 10: Esistono delle procedure però per interrompere la comunicazione, in caso di emergenza. Sul canale condivisio il cambio di autorità dev’essere sempre ben ponderato. Per esempio in caso di avaria, di aggressione, di emergenza motivata, le squadre possono subentrare in un messaggio di priorità differente con la parola chiave interrompi interrompi o break break. Se per esempio Charlie 1 sta comunicando a Drago 1 la localizzazione della piazzola, ma nel frattempo scoppia un incendio, Tango 4 deve comunicarlo alla Centrale e subentrare.

“Charlie 1, Charlie 1 qui Tango 4, interrompo per segnalare incendio dell’abitazione a fianco del punto di atterraggio previsto, passo”
“Tango 4, grazie ricevuto, incendio in abitazione vicino a punto di atterraggio. (Seguono richieste più specifiche)”.
“Tango 4, ricevuto, comunico a Drago 1, chiudo”.

Ovviamente ricordatevi sempre che i numeri via radio si comunicano cifra per cifra, che lo spelling alfabetico si fa con le lettere NATO, e che quello che per noi sono indicazioni geografiche visibili e precise, via radio non sono nient’altro che confusione. Un bravo comunicatore via radio sa utilizzare i segni cardinali, oppure sa dare alla centrale i punti di riferimento più adeguati. Non sappiamo mai da che direzione arriverà l’elisoccorso, non sappiamo mai quale strada ha preso l’equipaggio di supporto, e quindi dobbiamo comunicare con chiarezza e con un sistema di riferimenti preciso e condiviso.

Un’ultima regola d’oro della radio è la quantità della comunicazione. Non bisogna comunicare in modo prolisso. Bisogna mantere messaggi molto brevi. Speriamo che questo articolo vi sia utile in futuro. Chiudo!

 

PS: volete approfondire la chiamata di emergenza? Ecco un buon link!

Potrebbe piacerti anche