Esketamina intranasale, il nuovo farmaco approvato per la depressione resistente

Esketamina intranasale: la depressione resistente al trattamento (TRD) rappresenta, purtroppo, un problema clinico diffuso e di difficile risoluzione che, oltre a costituire causa di sofferenza, di riduzione della qualità della vita e di potenziale aumento del rischio suicidario per i pazienti che ne sono affetti, induce un significativo incremento dei costi sanitari sia diretti che indiretti

Un nuovo studio sull’Esketamina intranasale

L’Esketamina, un isomero derivato della ketamina, è stato recentemente approvata in una formulazione spray intranasale per il trattamento della depressione resistente in aggiunta ad un SSRI o SNRI, ma sono necessari, ovviamente, oltre agli studi che hanno consentito l’approvazione del farmaco, valutazioni e studi provenienti dalla pratica clinica quotidiana per dimostrare la sua efficacia in contesti naturalistici.

Come si è svolto lo studio sull’ Esketamina intranasale?

Obiettivo di questo studio, recentemente pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica, è stato valutare l’efficacia e la sicurezza di esketamina spray nasale in un campione clinico di pazienti con depressione resistente provenienti da diversi servizi di salute mentale italiani.

Lo studio REAL-ESK, così denominato da “real” che sta per mondo reale, ossia contesti clinici dei servizi di salute mentale, e “Esk” che sta per esketamina, è uno studio osservazionale, retrospettivo e multicentrico che comprende un totale di 116 pazienti affetti da TRD trattati con esketamina spray nasale.

I dati anamnestici e la valutazione della sintomatologia depressiva e ansiosa effettuati con diverse scale di valutazione (MADRS, HAMD-21, HAM-A) sono stati raccolti dalle cartelle cliniche al basale (T0), un mese dopo l’inizio del trattamento (T1) e dopo tre mesi (T2) dall’inizio del trattamento.

Risultati dello studio

Dai risultati delle analisi statistiche è stata riscontrata una significativa riduzione dei sintomi depressivi a T1 e ancora di più a T2 rispetto a T0.

Un notevole aumento della risposta clinica (64,2%) e dei tassi di remissione (40,6%) è stato rilevato a T2 rispetto a T1.

Non sono stati osservati problemi di sicurezza inaspettati e i tassi di effetti collaterali erano paragonabili a quelli riportati negli studi registrativi.

Non sono state riscontrate differenze di efficacia tra pazienti con e senza comorbilità psichiatriche.

In conclusione i risultati di questo studio, al quale anche il sottoscritto ha avuto il privilegio di contribuire, supportano al momento la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia dell’esketamina in un campione reale di pazienti affetti da depressione resistente.

Il progressivo diffondersi di questo nuovo farmaco, ormai in commercio ed uso corrente da diversi mesi anche in Italia, potrà contribuire a confermare ulteriormente, sia in clinica che in ricerca, i risultati incoraggianti provenienti dagli studi sin qui effettuati e, soprattutto, potrà potenzialmente rappresentare un nuovo strumento di cura per la depressione resistente ai comuni trattamenti, una patologia che costituisce ancora oggi un importante problema nell’ambito della salute mentale.

Bibliografia

Real-world experience of esketamine use to manage treatment-resistant depression: A multicentric study on safety and effectiveness (REAL-ESK study) – Journal of Affective Disorders 319 (2022) 646–654

Per approfondire

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Fonte dell’articolo

Medicitalia

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