
Scende dall'ambulanza per salvare una bimba: sospeso, ora rischia il licenziamento
Sta suscitando numerose polemiche il caso del paramedico di New York Qwasie Reid, impiegato di una compagnia di soccorso privata, che è stato sospeso dal servizio (senza paga) perché ha tentato di salvare la vita ad una bambina in stato di soffocamento, incontrata durante il tragitto in ambulanza. La storia è stata raccontata dalla ABC ed è piuttosto chiara. Il 21 ottobre scorso una bimba di 7 anni, Noelia-Lisa Echavarria, stava soffocando dopo aver mangiato un panino nella mensa della sua scuola di Williamsburg, a New York. Qwasie Reid, un paramedico di uns ervizio di ambulanze privato, stava passando nella zona della scuola per un trasporto (non di emergenza) verso una casa di cura. Alcuni studenti hanno fermato l’ambulanza e hanno raccontato la situazione ai due paramedici sul mezzo. Senza pensarci un secondo, Qwasie è sceso dal mezzo (di fatto abbandonando il paziente alle cure dell’altro paramedico) e si è precipitato nella sala mensa, dove ha trovato la piccola Lisa con la pelle bluastra, in stato di incoscienza e senza battito cardiaco. Ha iniziato immediatamente la rianimazione, e chiamato in centrale per segnalare la presenza di una situazione gravissima da risolvere. Il paramedico ha tentato di rianimare la bimba fino all’arrivo di un’altra ambulanza, che ha trasportato la piccola fino all’ospedale. Purtroppo dopo tanti tentativi, la bimba è stata dichiarata morta il 30 ottobre.
La parte paradossare di questa vicenda però riguarda il paramedico Reid, che è in stato di sospensione senza paga per aver abbandonato il suo mezzo e il suo paziente, nonostante questi fosse un anziano – non in pericolo di vita – che stava venendo trasportato dall’ospedale ad un ospizio. L’abbandono del mezzo è stato punito severamente dall’azienda Assist Ambulance Company. Ora Reid rischia il licenziamento, ma ha orgogliosamente dichiarto che ripeterebbe il suo gesto, perché cercare di salvare la vita alla bimba era più urgente che trasportare il paziente, che era comunque affidato alle cure del suo collega.
Secondo quanto riportato da EMS1, ieri la Assist Ambulance Company avrebbe chiesto al paramedico di rientrare al lavoro. Il professionista però avrebbe risposto picche, spiegando di attendere il parare di un avvocato in materia.