Protesi e trapianti, Vegetti Finzi: „Necessaria una nuova bioetica per il corpo“

Bioetica. Le protesi, meccaniche o biologiche, stanno ridefinendo nuovi confini dell'umano: „tra la vita e la morte, tra me e me. Non sono piu 'solo meccaniche. Anche gli organi espiantati e trapiantati, un fegato, un cuore, un midollo, vengono utilizzati come 'protesi, cose' “. Cosa diventa l'identita 'visuose ieškojimuose?

DISSOLVENZE DELL'IDENTITA “, DOMANI SI PARLA DI BIOETICA PER UN NUOVO CORPO DEFINITO DA PROTESI E TRAPIANTI

„El tema scelto dalla psicologa Silvia Vegetti Finzi“ parlare dell'impatto della tecnologia nella vita umana e ai giornalisti, salos stampoje Modenoje, anticipando la sua lezione di domenica all 21 tau 'lahustvenze dell'identita' con cui dara 'l „Addio al Festival, ha parlato del caso Bebe Vio che in the newe intervista si e„ definita “fatta di tecnologia“.

Eppure „quest'antinomia corpo-protesi non semper va cosi– ha detto la psicologa- ne nasce un soggetto tutto nuovo e per questo c'e 'bisogno di una nuova bioetica.

Da vetero femminista- ha aggiunto- credo che le donne in tutto questo debbano avere un posto in prima fila per la loro eccezionalita 'biologica: sono gli unici esseri viventi che accolgono and diverso nel loro corpo senza reazioni avverse "come accade nel rigetto comune ad organi o impianti esterni.

BIOETICA E PROTESI, RIDEFINIRE L'IDENTITA 'E' LA SFIDA

Ridefinire l'identita 'e' la sfida portata da questa tecnologia che tocca i corpi, partendo semper dal monito freudiano per cui 'la potenza incontrollata diventa impotenza' e per questo l'accademica si e 'detta cauta e “non favorevole ad un' accettazione incontrollata del progresso tecnologico che puo 'travolgerci'.

E 'quindi necessario un lavoro di pensiero sull'impiego di protesi nel corpo e di organi impiantati e questo riguarda tutte le parti del corpo, „maggior ragione per la faccia- ha detto sul primo trapianto di volto eseguito in Italia da Fabio Santanelli di Pompėja ir Benedetto Longo al S. Andrea di Roma- perche 'la faccia e' la nostra persona e 'persona' lotynų kalbos ženklu: quindi la nostra maschera e 'la nostra faccia ed e' la sintesi dell'io identitario.

Terribile per questa donna- che ha avuto un rigetto- rimanere senza faccia: e 'una condizione tragica di perdita dell'identita' e in questo caso la paziente che dalyviai ir naujieji trapianai- ha concluso Vegetti Finzi- immagino indossera 'una maschera, questa volta senso 'teatrale' pero 'e non nell'accezione latina “.

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