Violenza a soccorritori and operatori sanitari, parte seconda: cosa fare durante a agressão?

Amamentando, sindacato degli infermieri, riferisce che un operatore su dieci é vitima di violenza fisica, mal 4% subisce addirittura minacce con armi da fuoco. L'emergenza agressioni a soccorritori e violenze in corsia, soprattutto nei pronto soccorso, riguarda tutta l'Italia.

 

VIOLENZA A SOCCORRITORI ED OPERATORI SANITARI, LA STORIA RECENTE

Nel dicembre del 2018 la Croce Rossa Italiana ha lanciato la campagna #NonSonoUnBersaglio avviando anche un Osservatorio per raccogliere le denunce di agressione dei suoi volontari.

A palavra do Presidente Nacional Francesco Rocca: “No primeiro ano de atividade (2019) recebemos uma mídia de 7 sinalizações ao mês.

O máximo de agressividade segnalate sono avvenute durante l'attività di trasporto sanitario and soccorso in ambulância pari al 71,21% ”.

O 1 ° gennaio di quest'anno a Napoli, nel quartiere Barra, um petardo lanciato contro un'ambulanza ha colpito il medico mentre apriva la portiera del mezzo, com il rischio che l'ambulanza potesse saltare na ária.

A Milano un soccorritore é estado vitima de violenze da parte de um ubriaco.

Il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, parla de 1.200 agressioni l'anno denunciate dai medici.

VIOLENZA A SOCCORRITORI ED OPERATORI SANITARI, QUANDO DIVENTA UN PROBLEMA CHE LA POLITICA DEVE AFFRONTARE

Di qui l'allarme arrivato anche alla politica.

Dal 15 gennaio 2020, il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha confermato che saranno attive le prime telecamere sulle ambulanze in servizio nel territorio di Napoli, inoltre é previsto la realização da parte dei presidi ospedalieri di sistemi di videosorvianza collegati con le centrali delle Foreglianza polizia e l'installazione di bodycam sulle tute degli operatori.

COSA FARE DURANTE L'AGGRESSIONE

Se siamo in presenza di armi di qualsiasi genere allontaniamoci e mettiamoci in sicurezza e chiamiamo la vigilanza ou le forze dell'ordine.

Ricordiamoci che l'aggressività and la violenza segue una escalation che viene alimentata da particolari atteggiamenti, comportamenti, messaggi verbali and non verbali che si connotano in due tipologie di comportamento:

  1. la modalità agressiva: quando di fronte ad un comportamento ostile di qualcuno, scegliamo di resistere attivamente (forza contro forza). Nesse caso, reagindo em modo ativo all'aggressività altrui, ele insere automaticamente o livello dello scontro, dalle parole agli spintoni, ad aumentare in base ai contendenti;
  2. la modalità passiva: é quando cerchiamo di “non fare arrabbiare” l'altro, cercando di accontentarlo ou di non fare nulla, nella speranza che quello desista di sua spontanea volontà. Nello specifico però può capitare che il comportamento remissivo favorisca gli intenti agressivi dell'altro, alimentando la violenza anziché contenerla.

L'utilizzo di tecniche di des-escalation, da parte di operatori and soccorritori formati, são strumenti eficaz ad azione rapida per il superamento della crisi and pertanto consentono una riduzione drastica dei tempi di contenzione.

Per mettere in atto le tecniche di de-escalation é necessário aver ricevuto una formazione adeguata nel:

  • saper riconoscere gli aspetti rituali che precedono un'aggressione;
  • manter a distância física;
  • Saper utiliza tecnologia de comunicação e negociação.

VIOLENZA A SOCCORRITORI E OPERATORI SANITARI, I SEGNALI DEL CORPO CHE PRECEDONO UN'AGGRESSIONE SONO:

  1. L'espressione del viso: sguardo fisso, i lineamenti tesi, tic nervosi, pallore, sudorazione. Segni che possono essere collegati all'azione dell'adrenalina.
  2. Lo sguardo: sotto l'effetto dell'adrenalina l'aggressore sperimenterà il cosiddetto effetto túnel, é la perdita della visuale periferica accompagnata de uma dilatação sensível da pupila e dalla necessità di muovere freneticamente lo sguardo a destra e sinistra perare chei libera. Segnali che stanno ad indicare che si sarà presto colpiti.
  3. La gestualità: improvvisi rallentamenti dei gesti, acompanhados de eventuais irrigidimenti nella zona delle spalle che podeno ser um preludio al caricamento di un colpo.
  4. La postura: postura angolana ou não rilassada do corpo possono nascondere una mano che impugna un'arma, oppure può essere una posizione di difesa o di preparazione ad un attacco.
  5. La prossemica: ovvero la distanza sociale. Se l'altro dice ad esempio: “non voglio litigare” e contemporaneamente cerca de avvicinarsi, dobbiamo considera l'aspetto non verbale della comunicazione e esta é a riduzione della distanza tra noi e l'aggressore.
  6. La prosodica: prima di un'aggressione, frequentemente osserviamo improvvisi rallentamenti, interruzioni del discorso o cambiamento repentini del tono di voce. Il moment in cui smette di parlare è quello nel quale molto probabilmente attaccherà.

LE TECNICHE COMUNICATIVE PIÙ UTILI DURANTE UN'AGGRESSIONE:

  1. Usamos um tom de voz pacato e uniforme.
  2. Usiamo i gesti in modo aperto e mai eccessivo evitando di toccare l'aggressore.
  3. Adottiamo un'espressione del viso attenta ma non accigliata.
  4. Usiamo un contatto visivo directto ma non inquisitorio.
  5. Assumindo uma postura no modo de esprimere solidità ed energia. L'assertivo é eretto ma non proteso in avanti, rilassato ma pronto al movimento.
  6. Comunicamos através de mensagens simples e completas.
  7. Chiediamo al paziente vem perceber o proprio umore e o proprio stato de agitazione, e se ha ou ha avuto pensieri suicidari.

COSA INVECE NÃO VA MAI FATTO:

Em linea generale l'operatore sanitario e il soccorritore non devono mai usare la coercizione fisica ou l'aggressione verbale: il paziente che si sente aggredito aggredisce.

Il paziente deve essere informato exatamente sulla sua destinazione.

Il personale sanitario and soccorritore non devono MAI sembrare “alleati” di chi vuole il ricovero del paziente.

Dichiara la propria qualifica di soccorritore dicendo ad esempio “siamo in suo aiuto”.

Se o paziente é delirante, não nega o delírio do paziente, se entre no conflito com o lui, aumentando o estado de ansiedade.

Se il paziente è catatonico, quindi non parla, è immobile, ha lo sguardo fisso, ma è pronto a diventare clastico vale a dire a danneggiare e a distruggere cose e persone, bisogna mettersi sullo stesso piano del paziente sia a livello verbale che di altezza, (venha si fa per i bambini).

Por este tipo de paziente, infatti, é necessário la carezza, lo stare vicino, il parlargli.

In questo modo il paziente percepisce the soccorritore símile a lui ed al proprio modo di sentire and lo accetta.

Em ultima ratio, anche se molto dibattuta come risoluzione, ricordiamo che secondo l'art. 54 del Codice penale “Stato di necessità”, per interrompere un'aggressione è consentito dalla legge ricorrere a forme di contenzione fisica dell'aggressore al fine di “salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona”.

Un costante lavoro di formazione sulla prevenzione e la gestione di possibili agressioni, su cosa fare e non fare mentre l'aggressione è in atto è fondamentale para la sicurezza di operatori sanitari e soccorritori. Il counselor sanitario professionista è un valido support a riguardo.

Autrice dell'articolo: Dottoressa Letizia Ciabattoni

POR APROVAÇÃO SUL TEMA DELLA VIOLENZA AI SOCCORRITORI E AGLI OPERATORI SANITARI:

AGRESSIONE A SOCCORRITORI E OPERATORI SANITARI, COSA FARE PER PREVENIRE?

ORIGENS

https://nursingup.it/

https://www.cri.it/home

http://www.118sicilia.it/

https://www.interno.gov.it/it/notizie/question-time-ministro-lamorgese-0

https://portale.fnomceo.it/

https://www.118er.it/gecav/upload/formazione/Manuale_Triage1.pdf

 

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