Ambulanza, soccorso extraospedaliero: Scala AVPU, significato e corrispondenza con Glasgow Coma Scale

Con l’acronimo “AVPU” in medicina si indica una scala di valutazione dello stato di coscienza di un paziente che viene utilizzata soprattutto in caso di soccorso extraospedaliero ad esempio quando un paramedico interviene sul luogo di un incidente stradale e trova un soggetto in stato di incoscienza

La scala AVPU è un’alternativa semplificata alla più famosa scala Glasgow: la Glasgow Coma Scale

I soccorritori dell’ambulanza in genere usano la semplice ed immediata scala AVPU, mentre medici ed infermieri utilizzano più frequentemente la Glasgow Coma Scale.

La sigla AVPU è un acronimo formato da quattro lettere, ognuna indicante la gravità di un paziente:

  • alert (paziente vigile): il paziente è sveglio e cosciente; questo stato viene valutato positivamente se il paziente riesce a rispondere in maniera chiara a domande molto semplici come “Come si chiama?” o “Cosa le è successo?“;
  • verbal (paziente con risposta verbale): il paziente risponde anche muovendo gli occhi o con atti motori ma solo a stimoli verbali, ovvero se chiamato, mentre senza stimoli appare assopito o confuso;
  • pain (paziente con risposta al dolore): il paziente non risponde agli stimoli verbali ma soltanto agli stimoli dolorosi, scuotendo (nel paziente non traumatizzato) e/o pizzicando la base del collo.
  • unresponsive (paziente non responsivo): il paziente non risponde né agli stimoli verbali né a quelli dolorosi, venendo quindi considerato del tutto incosciente.

AVPU, semplificando:

  • con alert si intende un paziente cosciente e lucido;
  • con verbal si intende un paziente semi-cosciente che reagisce agli stimoli vocali con bisbigli o a tratti;
  • con pain si intende un paziente che reagisce solo agli stimoli dolorosi;
  • con unresponsive si intende un paziente incosciente che non risponde a nessun tipo di stimolo.

Procedendo dalla A verso la U lo stato di gravità aumenta: il paziente “alert” è il meno grave, mentre quello “unresponsive” è il più grave.

Quando si esegue la valutazione dello stato di coscienza AVPU?

Lo stato di coscienza AVPU è generalmente il primo fattore (o uno dei primi) che viene preso in considerazione da un soccorritore quando si trova di fronte ad un soggetto che ha subito un trauma e si trova in uno stato di coscienza parziale o di incoscienza.

Ricordiamo al lettore che lo stato di coscienza non è da confondersi con lo stato di consapevolezza: un paziente può essere cosciente e responsivo ma non essere consapevole, ad esempio, di dove si trovi.

La AVPU è utilizzata specificamente per la valutazione neurologica eseguita al punto D della regola ABCDE.

I quattro diversi gradi di gravità della scala AVPU corrispondono ad un diverso punteggio della scala di Glasgow:

il paziente “alert” corrisponde al paziente con punteggio Glasgow Coma Scale 14-15

il paziente “verbal” corrisponde al paziente con punteggio Glasgow Coma Scale 11-13

il paziente “pain” corrisponde al paziente con punteggio Glasgow Coma Scale 6-10

il paziente “unresponsive” corrisponde al paziente con punteggio Glasgow Coma Scale 3-5.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Medicina Online

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