Ascite: sintomi, cause e trattamento della raccolta di liquido nella cavità addominale

Per ascite si intende la raccolta di liquido nella cavità addominale. In condizioni normali, la presenza di liquidi in quantità ridotte (meno di 30 ml) non crea problemi, ma l’accumulo di quantità maggiori è una spia di differenti patologie in corso e può causare rischi gravi per la salute

Le patologie collegate all’ascite sono le malattie del fegato, epatiti virali ed epatopatia alcolica, seguite da cirrosi epatica e ipertensione portale, insufficienza cardiaca, infarto, sindrome di Budd-Chiari, tubercolosi, pancreatite, carcinoma peritoneale.

Le complicazioni più gravi riguardano la possibilità di infezioni (peritonite batterica spontanea o SBP) e la temuta sindrome epatorenale, in cui la pressione dei liquidi su fegato e reni ne compromette gravemente il funzionamento.

Che cos’è l’ascite?

La presenza di liquido nella cavità addominale è un fatto normale, che consente di non creare attrito tra gli organi interni e tra gli organi e la parete addominale.

Quando la quantità di questo liquido sieroso aumenta in maniera eccessiva si parla di ascite, segnale della presenza di un processo patologico.

Questa condizione si verifica nella maggioranza dei casi (fino all’80%) nei pazienti con malattie del fegato, in particolare la cirrosi.

In caso di cirrosi, infatti, il legame di forte scambio tra il fegato e la vena porta (vena che “porta” il sangue venoso al fegato) comporta il versamento dei liquidi nella cavità peritoneale causando l’ascite.

L’ascite può essere classificata in gradi: I grado, lieve, si evidenzia solo con l’ecografia; II grado e III grado, rilevate dal medico tramite una visita medica, si caratterizzano per il gonfiore evidente dell’addome.

Quali sono le cause dell’ascite?

La causa più frequente di ascite è la cirrosi epatica.

Quando fegato e dotti biliari sono soggetti a cicatrizzazione (fibrosi), l’alterazione nello scambio di liquidi con la vena porta causa il versamento di siero all’interno della cavità addominale.

L’ascite compare anche nei pazienti con tumori degli organi addominali, con tubercolosi, pancreatite e con insufficienza cardiaca.

Quali sono i sintomi dell’ascite?

I sintomi dell’ascite variano a seconda della causa. In genere, nella forma lieve non dà sintomi e non è visibile.

Nelle forme più gravi i sintomi possono includere:

  • dolore addominale
  • gonfiore addominale
  • stanchezza intensa
  • perdita di peso
  • perdita di appetito
  • fiato corto (dispnea), per l’interferenza meccanica con i movimenti del diaframma e dei polmoni.

In concomitanza con la cirrosi si verificano varici esofagee, con rischio di rottura e sanguinamento.

La peritonite batterica spontanea consiste in un’infezione batterica che origina dai liquidi accumulati nell’addome.

È la complicazione più frequente dell’ascite e può dare sintomi quali:

  • febbre
  • dolore addominale
  • nausea e vomito

Come prevenire l’ascite?

Non esistono misure per la prevenzione dell’ascite.

È necessario, come regola generale, seguire uno stile di vita sano, con un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta, verdura e cereali integrali, ridurre o evitare il consumo di alcolici, fare attività fisica moderata e regolare.

I pazienti ai quali è stata diagnosticata l’ascite devono ridurre il sale negli alimenti, evitare gli alcolici, secondo le indicazioni del medico curante.

La diagnosi di ascite si può ottenere con una visita medica nelle sue fasi avanzate

Il medico attraverso l’esame visivo dell’addome e alcune semplici manovre individua i segni tipici dell’ascite.

Per la diagnosi delle cause o per escludere altre condizioni, il medico può richiedere i seguenti esami:

  • Esami del sangue, con emocromo, elettroliti (natremia, potassiemia, cloremia, test della funzionalità renale (creatininemia, azotemia), transaminasi (AST e ALT), glicemia;
  • Ecografia addominale, per la ricerca di ascite lieve, la stima della quantità di liquido e di altre condizioni come la sindrome di Budd-Chiari;

In seguito a paracentesi, esame del liquido aspirato per la ricerca di infezioni batteriche o per il dosaggio delle albumine e delle proteine, per la ricerca di eventuali cellule tumorali.

Trattamenti

Il trattamento dell’ascite prevede alcune misure alimentari, come la riduzione del sale (sodio) negli alimenti per evitare la ritenzione dei liquidi.

I farmaci principali sono i diuretici, per l’espulsione dei liquidi in eccesso.

Nel caso in cui l’ascite non migliori con l’uso di diuretici, si interviene con l’aspirazione dei liquidi. La procedura si chiama paracentesi e viene eseguita in regime ambulatoriale.

Nel caso di peritonite batterica spontanea, l’infezione viene trattata con antibiotici.

Allo Shunt portosistemico transgiugulare intraepatico (TIPS) si ricorre per il trattamento dell’ipertensione portale.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Humanitas

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