Al Sant'Orsola di Bologna il super centre per malattie dell'intestino come colite ulcerosa e morbo di Crohn

Apre i battenti lunedì al Sant'Orsola il nuovo il centro di riferimento regionale per diagnosis and il trattamento medicin-chirurgico delle malattie infiammatorie croniche zarnu, colite ulcerosa e malonia di Crohn.

 

SANT'ORSOLA - MALATTIE INTESTINALI, IL MICI PORTERA 'IL NOME DEL PROF. MASSIMO CAMPIERI

Il Mici, inaugurato questa mattina al padiglione 5 del policlinico bolognese, porterà il nome del professor Massimo Campieri, oggi in pensione, che l'ha fortemente voluto.

Con 800 metri quadrati and 1,4 mln. Di investimento da parte della Regione, il centro riunisce in ununica struttura ambulatori, attività cliniche, service and competenze che già adesso sono in grado di assistere 14.000 pazienti todienti da tutta Italia e anche dall ' esteris.

La novità è la sinergia tra la parte medica and quella chirurgica nello stesso centro, che può inoltre contare su un percorso specifico dedicato ai bambini.

Nella struttura ci sono sei nuovi ambulatori, una sala infusio con poste postazioni, lo spazio accettazione, tre studi medici, il locale di lavoro per gli infermieri e gli ambienti per la ricerca riuniti in unico luogo.

Un investimento „per l'Italia“, quello approntato.

Dei 14.000 pazienti seguiti, infatti, già adesso oltre il 70% viene da fuori regione; anche per gli intervventi chirurgici, dei 2.187 operations per malattia di Crohn, il 70% non risiede in Emilia-Romagna, percentuale che sale al 77% per person operate di colite ulcerosa.

Per questa malattia il Sant'Orsola ha già ir primato: maždaug 1.300 XNUMX intervencijos negli ultimi cinque anni, è l'ospedale che tratta chirurgicamente più pazienti per colite ulcerosa Europa.

„Susirinkimas Giuliano Barigazzi, prezidento della conferenza socio-sanitaria metropolitana- presenteremo ir piano per il futuro della rete ospedaliera, perché il patrimonio sarà l'integrazione dei professionisti che abbiamo“.

PER PATVIRTINIMĄ:

MICI, PER PAZIENTI DI MALATTIA DI CROHN E COLITE ULCEROSA NESSUNA MAGGIORE INCIDENZA DI CONTAGIO COVID-19

FONTE DELL'ARTICOLO:

AGENZIA DIRE

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