Coronavirus, non solo malattie respiratorie: tra i sintomi anche diarrea e dissenteria intestinale

Il sito del Ministero della Salute è da molte settimane impegnato su due versanti: il primo è quello della diffusione della conoscenza sul coronavirus, il secondo nel contrasto alle “bufale”, le cosiddette fake news che da qualche tempo imperversano sui vari social.

 

COVID-19, NON SOLO VIE RESPIRATORIE: ATTENZIONE ANCHE A DIARREA E DISSENTERIA INTESTINALE

Una di esse è, citiamo il testuale, “quando prendi il coronavirus te ne accorgi sempre”.

Una sciocchezza di rara portata, che può determinare erronee “auto-diagnosi”.

Nella realtà, al contrario, il Covid-19 può dare luogo ad una sintomatologia molto simile a quella di altre malattie respiratorie come l’influenza e il raffreddore comune, con tosse secca, febbre, stanchezza.

Sintomi spesso indistinguibili dai malanni stagionali.

In altri casi, invece, si manifesta con sintomi diversi, come diarrea, dissenteria intestinale (per esempio quella funzionale, o dispepsia), iperemia congiuntivale, mal di gola, dolori muscolari, naso che cola, fino ad arrivare a difficoltà respiratorie e polmoniti.

Inizialmente e generalmente questi sintomi sono lievi, pertanto è possibile non accorgersi subito della loro comparsa.

CORONAVIRUS, ALCUNI STUDI TRATTANO IL LEGAME CON DIARREA E DISSENTERIA INTESTINALE:

A determinare l’allarme del nostro Ministero della Salute, ed invero di molti medici, è l’eccessiva attenzione alla sintomatologia delle vie respiratorie, che è percentualmente la più rilevante.

Ma non l’unica, come accennavamo.

Uno studio dell’equipe di Wei Qi, Second Hospital of Hebei Medical University di Shíjiāzhuāng (Cina) ha affermato che tra leucopenia, febbre e diarrea, sia proprio quest’ultima a rappresentare l’elemento di sintomatologia più importante.

DIARREA E DISSENTERIA INTESTINALE, L’IMPORTANZA DEL RECETTORE ACE2:

Il motivo per il quale il Covid-19 colpisce in modo aggressivo anche il sistema gastrointestinale è presto detto: essenzialmente condivide con la SARS un recettore di superficie cellulare, ACE2, espresso dagli enterociti prossimali e distali dell’intestino tenue, che quindi fanno entrare nella cellula il “dannato virus”.

Al team di Wei Qi si è unito anche il prestigioso Lancet Gastroenterology and Hepatology, che in un articolo ad hoc ha reiterato l’ipotesi molto fondata di un coinvolgimento del sistema digerente.

PAZIENTE SCONOSCIUTO DA SOCCORRERE, COVID O NON COVID? SE C’È DIARREA E DISSENTERIA INTESTINALE…FATE ATTENZIONE!

Va da sé che se come soccorritori o operatori sanitari di Pronto Soccorso ci si trova di fronte ad un paziente di cui non si conosce il discrimine “covid/non covid” è bene prestare attenzione a questo sintomo piuttosto sottovalutato.

E agire tutelando se stessi e coloro che curiamo successivamente. In campana, quindi.

PER APPROFONDIRE:

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FONTE DELL’ARTICOLO:

SITO DEL MINISTERO DELLA SALUTE

SITO SECOND HOSPITAL OF HEBEI MEDICAL UNIVERSITY

 

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