Differenza tra terremoto ondulatorio e sussultorio. Quale fa più danni?

Una scossa di terremoto può essere avvertita in maniera sussultoria o in maniera ondulatoria. Ma davvero esistono questi due tipi di movimenti?

In un certo senso sì, ma solo dal punto di vista dell’avvertibilità di un sisma, infatti non esistono “terremoti ondultatori” e “terremoti sussultori” dal punto di vista sismico: sono tali solo in base al modo in cui sono percepiti dalle persone che lo subiscono.

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Terremoto ondulatorio

Un movimento di tipo ondulatorio determina la sensazione di una forte oscillazione dando, a chi avverte il sisma, la sensazione di trovarsi su una nave o su un’altalena visto che il movimento dura a lungo ed è avvertito come “ampio” e sul piano orizzontale (percezione di movimento “destra – sinistra”).

Questo movimento oscillatorio si avverte quando la persona si trova a grandi distanze dall’epicentro di un terremoto molto forte: in questo caso le onde sismiche giungeranno “orizzontalmente”, in maniera disomogenea e con una velocità minore rispetto ad un punto vicino all’epicentro: conseguentemente, al suolo, si avrà questo effetto legato all’oscillazione, che provoca, ad esempio, importanti movimenti su oggetti in sospeso come i lampadari, ma anche il movimento di letti, mobili e tavoli.

Tanto più l’ipocentro è superficiale e tanto più si è lontani dall’epicentro, tanto più il terremoto verrà avvertito come ondulatorio (con movimenti “orizzontali”).

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Terremoto sussultorio

Un movimento di tipo sussultorio è un grande scuotimento che avviene al raggiungimento delle onde sismiche sull’edificio preso in esame: il movimento è breve, “corto” ed avvertito sul piano verticale (percezione di movimento “alto – basso”).

Quando un terremoto viene percepito in modo sussultorio, in genere la persona si trova vicina all’epicentro e le onde sismiche arrivano “dirette” e “verticali”, causando il netto scuotimento la cui intensità varia a seconda della magnitudo con cui viene registrato il sisma.

Chi si trova esattamente al di sopra dell’epicentro ha la massima percezione sussultoria.

Essendo uno scossone sul piano verticale e non una oscillazione, i lampadari tendono a muoversi meno rispetto al terremoto oscillatorio o a non muoversi affatto.

Tanto più l’ipocentro è profondo e tanto più si è vicini all’epicentro, tanto più il terremoto verrà avvertito come sussultorio (con movimenti “verticali”).

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Terremoto ondulatorio e sussultorio: quale fa più danni?

Non esiste un tipo di terremoto, sussultorio od ondulatorio, che sia necessariamente più dannoso dell’altro, anche perché – da quanto detto –  dovrebbe essere chiaro che lo stesso identico terremoto può essere avvertito come sussultorio, in prossimità dell’epicentro, ed ondulatorio, da chi si trova lontano dall’epicentro.

C’è però da fare una valutazione: quando un terremoto molto forte è percepito come sussultorio, i danni a cose e persone possono essere o molto gravi o molto lievi; se al contrario un terremoto molto forte è percepito come ondulatorio, in genere i danni a cose e persone in prossimità dell’epicentro tendono più frequentemente ad essere gravi o molto gravi.

Entrambi i tipi di terremoto possono comunque avere effetti distruttivi molto variabili, che dipendono principalmente dalla magnitudo del sisma stesso, dalla distanza dall’epicentro, dal tipo di sottosuolo e dal tipo di edifici e strutture dell’area colpita.

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