Cardiomegalia: sintomi, congenita, cura, diagnosi con RX

Con “cardiomegalia” in medicina si indica l’aumento del volume o della massa del cuore dovuto ad aumento dello spessore delle sue pareti o a dilatazione abnorme delle sue cavità

E’ un termine generico, che si applica a prescindere dalla causa che lo ha determinato.

Non è una patologia in sé, ma è invece la manifestazione di un’altra patologia, generalmente cronica.

Cause patologiche di cardiomegalia

La cardiomegalia può essere di natura congenita, o essere secondaria a malattie metaboliche (glicogenosi) o a patologie del muscolo cardiaco quali le malattie infiammatorie o i disturbi metabolici del miocardio (miocardite).

Le cause che possono determinare cardiomegalia in modo diretto ed indiretto, sono:

  • diabete;
  • ipertensione del circolo polmonare;
  • obesità;
  • patologie delle valvole cardiache (insufficienze, stenosi e prolassi);
  • ipertensione arteriosa;
  • infarto del miocardio;
  • anemie;
  • toxoplasmosi;
  • aritmia;
  • difetti congeniti (presenti fin dalla nascita);
  • patologie tiroidee;
  • emocromatosi (incapacità di metabolizzare correttamente il ferro);
  • amiloidosi cardiaca (deposito nel cuore di proteine ​​anomale);
  • Malattia di Chagas;
  • Malattia di Lyme;
  • Morbo di Cooley);
  • Sindrome di Down;
  • coronaropatia.

Cause fisiologiche di cardiomegalia

La cardiomegalia può anche essere fisiologica quando è dovuta ad uno sforzo ed un allenamento intenso e prolungato tipico degli atleti professionisti: questa condizione è nota come “cuore d’atleta”.

Un altro caso in cui si verifica cardiomegalia è la gravidanza.

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Sintomi di cardiomegalia

La cardiomegalia, specie nelle fasi precoci, può risultare del tutto asintomatico (cioè non dare alcun segno o sintomo della sua presenza) oppure dare dei sintomi lievi e/o poco specifici come stanchezza e facile affaticabilità anche in presenza di sforzi lievi.

Nelle fasi successive i sintomi diventano più intensi e comprendono:

  • dispnea;
  • edema agli arti inferiori;
  • gambe pesanti;
  • aritmie;
  • palpitazioni;
  • stanchezza cronica.

Ai primi segnali di un possibile problema cardiaco deve seguire un consulto di tipo cardiologico, dal momento che una diagnosi precoce rende più facile il suo trattamento, in modo da rallentare la patologia.

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Diagnosi

Per effettuare la diagnosi, il medico si basa sulla clinica (anamnesi ed esame obiettivo) ed una serie di esami come:

  • radiografia del torace: l’ombra cardiaca appare aumentata in modo caratteristico;
  • elettrocardiogramma: può mostrare alterazioni del ritmo o altre anomalie legate all’attività elettrica del cuore ingrossato;
  • ecografia con colordoppler: che mostra inspessimento delle pareti cardiache ed eventuali valvulopatie che possono aver un ruolo nella patogenesi della cardiomegalia;
  • test da sforzo.

In caso di dubbio il medico prescriverà altri esami, come: TAC, risonanza magnetica nucleare, esami del sangue e biopsia cardiaca.

Conseguenze e terapia

La cardiomegalia procura cronicamente uno stato di scompenso del cuore e in alcuni casi l’unica soluzione realmente efficace è il trapianto cardiaco.

Negli stadi meno gravi è invece possibile rallentare la progressione della malattia curando la causa a monte che l’ha determinata.

Molto utili in tal senso sono i farmaci antipertensivi (diuretici, beta bloccanti ed ACE inibitori) dal momento che l’ipertensione è una delle cause più diffuse della cardiomegalia.

Altri farmaci che possono migliorare la situazione sono:

  • digossina: aumenta la forza di contrazione del miocardio, “aiutando” il cuore a pompare il sangue;
  • anticoagulanti: agiscono sfavorendo la coagulazione del sangue, abbassando il rischio di formazione di coaguli sanguigni (responsabili di ictus o infarti) tipicamente aumentato in caso di cardiomegalia;
  • antiaritmici: mantengono stabile il ritmo cardiaco, spesso alterato in caso di cardiomegalia.

In caso di cardiomegalia avanzata e grave, i trattamenti possibili sono più invasivi e consistono in:

  • impianto di pacemaker;
  • impianto di defibrillatore (ICD);
  • trapianto di cuore.

Prevenzione e rallentamento

La cardiomegalia può essere prevenuta e – se presente – rallentata nella sua progressione, seguendo alcuni consigli:

  • controllare la pressione sanguigna;
  • controllare il diabete;
  • perdere peso;
  • seguire una dieta bilanciata;
  • smettere di fumare;
  • fare attività fisica regolare;
  • diminuire fattori di stress.

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Fonte dell’articolo:

Medicina Online

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