Cos'è e come si misura la pressione oculare

La pressione oculare alta  può compromettere le funzionalità del nervo ottico, minacciando la vista. Ecco quali sono i valori normali e i sintomi

La pressione oculare o tono oculare, o anche ipertensione o ipertono oculare, è determinata dall’equilibrio tra la produzione e il riassorbimento dell’ umore acqueo, un liquido trasparente simile all’acqua, che viene prodotto all’interno dell’occhio.

I valori normali della pressione oculare

I valori di riferimento nella popolazione normale e che permettono una refrazione, cioè una corretta visione, variano dai 10 ai 18 mmHg.

Gli occhi vengono considerati ipertesi quando la pressione interna è superiore a 18mmHg.

Inoltre  ci sono dei fattori che determinano dei cambiamenti della pressione, anche transitori, come:

  • farmaci;
  • infezioni;
  • fattori genetici;
  • traumi;
  • chirurgia oculare”.

I sintomi della pressione oculare alta

Il sintomo principale è la riduzione del campo visivo del paziente il quale inizierà ad avvertire la sensazione di avere la nebbia davanti agli occhi, e non riuscirà a mettere a fuoco determinati ambienti o oggetti, come se avesse le lenti degli occhiali sporchi.

Il rischio glaucoma

È quindi fondamentale sottoporsi regolarmente, preferibilmente 1 volta l’anno, al controllo del tono oculare per escludere la presenza di una malattia chiamata glaucoma che colpisce il nervo ottico ed è causata perlopiù da un rialzo della pressione oculare.

Purtroppo, il glaucoma è una malattia subdola, poiché nella maggior parte dei casi il paziente non avverte alcun sintomo se non quando le alterazioni visive sono già molto avanzate e, se non trattato, determina un danno lento, ma progressivo del nervo ottico fino alla cecità, mentre se diagnosticato per tempo è facilmente controllabile dalla terapia.

Come trattare la pressione alta dell’occhio

Lo scopo di tutti i trattamenti è quello di diminuire la pressione oculare e portarla a un livello stabile.

La terapia dell’ipertono oculare prevede 3 modalità:

  • la terapia medica che si basa sull’utilizzo cronico di uno o più colliri associato eventualmente anche a farmaci da assumere per bocca ed integratori definiti neuroprotettori;
  • la terapia parachirurgica, da intraprendere quando la terapia medica non è più sufficiente a controllare la malattia, e avviene mediante l’uso di laser;
  • la procedura chirurgica, utilizzata quando neppure il laser risulta sufficiente a diminuire la pressione oculare.

Questa è la normale sequenza quando la diagnosi di glaucoma è precoce e la malattia si scompensa gradualmente, viceversa se la diagnosi di glaucoma è tardiva e il caso è grave si passa direttamente alla seconda o alla terza fase.

Il consiglio rimane, quindi, quello di sottoporsi periodicamente, specie in caso di familiarità per glaucoma, ad una visita oculistica per prevenire gravi danni visivi.

Per approfondire:

Salute, Medici Oculisti: il 45% delle donne soffre di occhio secco già prima della menopausa

Oculistica: il 90% di chi sta più di 4 ore al pc ha l’occhio secco

Fonte dell’articolo:

GDS

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