COVID-19, tracce di coronavirus in carne importata: Cina sanziona azienda argentina, tensione internazionale

Tensione tra Argentina e Cina, causata da COVID-19 nella carne. Il governo di Pechino ha deciso di sanzionare un’azienda alimentare argentina per un lotto di carne bovina nel quale sono state rinvenute tracce di coronavirus.

La spedizione è entrata nel territorio cinese attraverso il porto di Shangai. Una parte del lotto è poi partita alla volta di Nanchino, capitale dello Jangsu.

Tensione tra Argentina e Cina: tracce di rna di COVID-19 in un lotto di carne

Le autorità sanitarie locali hanno eseguito i controlli di rito rilevando tracce di RNA del COVID-19.

Ad essere precisi, non è il primo scontro su questo argomento, da parte del governo cinese: precedenti incidenti hanno riguardato il salmone importato dalla Norvegia, il pollo dal Brasile e i gamberetti dall’Ecuador – o il loro imballaggio – sono risultati positivi al virus dopo i test cinesi.

In una dichiarazione, il Servizio argentino di salute e qualità agroalimentare (Senasa) ha riferito che dall’inizio della pandemia “è la prima volta che ciò accade per prodotti esportati dall’Argentina”.

Esso ha aggiunto che la carne era in perfette condizioni e soddisfaceva tutti gli standard sanitari richiesti.

Il 13 novembre, comunque, le autorità cinesi hanno sospeso per quattro settimane la compagnia Gorina.

La mossa ha generato tensioni nel comparto della carne argentina, il cui principale sbocco all’estero è la Cina.

L’Argentina ha 90 società autorizzate a esportare carne nel gigante asiatico.

Tra gennaio e settembre di quest’anno, esse hanno venduto 320.892 tonnellate, quasi il 15% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, che rappresentano il 73% dell’export argentino nel settore.

COVID-19 nella carne, la notizia durante la China International Import Expo

La notizia del sequestro della carne argentina si è diffusa quando a Shanghai, durante la China International Import Expo, Pechino stava negoziando nuovi acquisti di carne dall’Argentina.

COVID-19 nella carne? Tema controverso, ma una spiegazione l’ha data il WHO

Qualche settimana fa, in effetti prima di questo e di altri fatti di cronaca (o di economia? o di politica?), il WHO una spiegazione l’aveva data sul piano medico e sanitario.

Volendo riassumere, la massima autorità sanitaria mondiale aveva affermato in un report (il link dell’articolo è in coda) che il contagio da coronavirus era ben lungi dall’essere dimostrato per tutta una serie di alimenti, carni incluse.

Diverso è il discorso della contaminazione da Covid delle stesse durante la lavorazione dei cibi, carni incluse, e quindi che magari il virus SARS-CoV-2 non è tanto presente nella carne (o nella verdura, per motivi analoghi) quanto sulla carne.

Cioè che sia veicolo covid la confezione, la carta che avvolge il pezzo di carne, il cartone dell’imballo, il furgone che lo strasporta, e via via salendo nella filiera delle grandi produzioni industrializzate.

Una spiegazione che, nel contrasto tra Cina ed Argentina, salverebbe capra e ca…pi di bestiame.

Per approfondire:

Cina, annuncio shock: Qingdao, 11 milioni di residenti vaccinati contro COVID-19 e zero casi confermati

Fonte dell’articolo:

China International Import Expo official website

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