Servizio sanitario nazionale, il direttore del 118 Balzanelli in audizione alla Camera: ripristinare il numero unico 118

Una commissione bicamerale che ha visto audite personalità di primo piano del sistema di cura alla persona, quella che si è tenuta ieri. Tra esse il presidente della Società nazionale 118 Mario Balzanelli.

 

Il tema dell’assise, tenutasi in videoconferenza per ovvi motivi, era del resto di primo piano, in questa fase post-lockdown: “’indagine conoscitiva in materia di semplificazione dell’accesso dei cittadini ai servizi erogati dal Servizio sanitario nazionale”, il titolo scelto.

A riferire ai nostri parlamentari sono stati : Silvia Tonolo – Anmar (Associazione nazionale malati reumatici); Anthony D’Angelo – It Lab Group; Mario Balzanelli – Società italiana sistema 118; Fabio Pignatti – Ausl – Irccs Reggio Emilia e Coordinatore nazionale Aim (Associazione italiana medici).

IL SISTEMA DI EMERGENZA E SOCCORSO PER IL PRESIDENTE DEL 118 MARIO BALZANELLI:

Balzanelli, pur incentrando il focus del proprio intervento su temi più rilevanti, ha colto la palla al balzo per ribadire il proprio punto di vista (che definire critico è usare un eufemismo) rispetto alle centrali uniche.

Per il presidente proprio la pandemia da coronavirus ha messo in evidenza la necessità di un ripristino del vecchio e caro (a lui, ma sappiamo che in materia il dibattito è serrato) numero diretto 118.

Il numero unico 112 rappresenterebbe un pericoloso “doppio passaggio tra Centrali Operative”, poco adatto all’urgenza che può vivere chi è in pericolo imminente.

Non esisterebbe una sola ragione, clinica o logica, che indirizzi verso il numero unico, che il legislatore europeo peraltro indicherebbe affiancato ai numeri nazionali dell’emergenza, e non sostitutivo degli stessi.

MARIO BALZANELLI: 118 INSERITO NEI MODULI DI TELE-MEDICINA, TELE-MONITORAGGIO E TELE-ASSISTENZA

Il presidente auspica l’ “inserimento nelle Centrali Operative 118 dei moduli operativi di tele-medicina, tele-monitoraggio, tele-assistenza dei pazienti con Covid-19 in regime di isolamento, per pazienti cronici affetti da polipatologie clinicamente compromessi, per tele-consulto sulle acuzie minori, per i servizi di continuità assistenziale”.

MARIO BALZANELLI, SECONDO STEP: FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO NAZIONALE IMMEDIATAMENTE DISPONIBILE ALLE CENTRALI OPERATIVE 118:

Mario Balzanelli ha quindi chiesto la realizzazione di un passaggio che preveda un “fascicolo sanitario elettronico nazionale, i cui contenuti essenziali vengano immediatamente resi disponibili alle Centrali Operative 118 nei casi di elevata criticità clinica (codici rossi e gialli): il fascicolo sanitario elettronico deve essere uguale per tutti”.

“Venga realizzato direttamente dal Ministero della Salute e non dalle Regioni – aggiunge in merito il presidente del 118 -, per evitare difformità inaccettabili e controproducenti”.

“I contenuti – ha concluso – devono essere messi nelle immediate possibilità telematiche di accesso della CO118 ed ai tablet delle nostre postazioni mobili quando si raggiunge il luogo dove si è stati chiamati, per ricavare informazioni utili che possono fare la differenza nell’orientare il percorso diagnostico, terapeutico ed assistenziale potenzialmente salvavita”.

118,  IL TERZO STEP: RIPRISTINO DELL’ACCESSO DIRETTO AL SISTEMA DI EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE MEDIANTE IL NUMERO 118

“Proprio la tragica esperienza di Covid-19 ha dimostrato la più assoluta inutilità e pericolosità di un doppio passaggio tra Centrali Operative per chi si trovi in imminente pericolo di vita”.

“Le CO118 rappresentano per lo Stato – ha sottolineato Balzanelli – l’unica Centrale Sanitaria che funziona 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno e che garantisce al cittadino la presenza competente in grado di generare risposte appropriate immediate”.

Per questi motivi, Balzanelli ritiene “perfettamente inutile” pensare di “disperdere somme rilevantissime di denaro pubblico realizzando nuove Centrali Operative parallele con funzioni diverse ma anche ampiamente sovrapposte tra loro, duplicando inutilmente strutture ed acquistando attrezzature quando le stesse già esistono, sono pienamente operative ed al massimo richiedono minimi adattamenti”.

Insomma, una visione coerente e continuativa della posizione espressa durante l’ultimo Congresso e che ha così energicamente spaccato il mondo dei soccorritori.

D’altronde il tema è dirimente, non di secondaria importanza, ed è quindi naturale che le posizioni divengano “strong”, per così dire.

Qui sotto il link con il video integrale dell’audizione: l’intervento di Mario Balzanelli inizia dal minuto 29 della trasmissione.

PER APPROFONDIRE:

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FONTE DELL’ARTICOLO:

PAGINA DEDICATA ALLA VIDEO AUDIZIONE IN COMMISSIONE BICAMERALE SUL SITO UFFICIALE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

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