Colite ulcerosa: cause, sintomi, diagnosi e cura

da Cristiano Antonino il Mag 1, 2023

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino (MICI o IBD, Inflammatory Bowel Disease) che può causare sintomi di diversa entità

Sebbene la causa esatta non sia ancora conosciuta, ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili per aiutare a gestire i sintomi e prevenirne le complicanze.

Cos’è la colite ulcerosa?

La colite ulcerosa, conosciuta anche come “rettocolite ulcerosa“, è una malattia infiammatoria cronica intestinale che colpisce la mucosa dell’intestino crasso, e che interessa in primo luogo il retto, per poi eventualmente estendersi e coinvolgere una parte o tutto il colon.

Quali sono le cause della colite ulcerosa?

Le cause esatte della colite ulcerosa sono ancora sconosciute, anche perché si tratta di una malattia multifattoriale con cause solo parzialmente note.

L’ipotesi più probabile è che fattori ambientali come microrganismi batterici costituenti il microbiota intestinale, in presenza di un assetto genetico predisponente, possano scatenare l’attacco da parte del sistema immunitario a livello della mucosa dell’intestino crasso.

È comune riscontrare la colite ulcerosa in persone che hanno un background genetico o una predisposizione, tuttavia non si tratta di una malattia ereditaria.

Colite ulcerosa: quali sono i sintomi?

I sintomi della colite ulcerosa comprendono:

diarrea mista a sangue, anche notturna;
dolore e crampi addominali;
necessità di andare di corpo con urgenza e difficoltà a controllare lo stimolo;
estrema stanchezza non associata a una causa specifica, cosa che può avere un effetto significativo sulla vita quotidiana del paziente.

È possibile che problemi alle articolazioni, alla pelle, agli occhi e al fegato siano legati alla colite ulcerosa.

Si tratta di condizioni immunomediate che esulano dall’apparato digerente e che, in alcuni casi, possono svilupparsi anche prima della comparsa dei sintomi tipici della malattia.

La diagnosi di colite ulcerosa è fondamentale per cominciare a veder migliorata la propria qualità di vita, e di impostare una terapia su misura per ciascuna persona e questo offre maggiori possibilità che la malattia resti sotto controllo.

Infatti, è bene sottolineare che, nei pazienti affetti da colite ulcerosa, spesso capita che la diagnosi sia ritardata, magari perché confusa con la sindrome dell’intestino irritabile: in oltre il 30% dei pazienti, le due patologie coesistono.

Un altro grande problema consiste nel fatto che i pazienti spesso si abituano a una ridotta qualità della vita, e nonostante soffrano di disturbi (attacchi plurimi di diarrea), ritardano il momento della visita di controllo.

Come curare la colite ulcerosa

Lo specialista che deve diagnosticare una colite ulcerosa potrà farlo utilizzando una serie di esami strumentali, come:

ileocolonscopia
ecografia addominale
risonanza magnetica
esami ematici

Una volta diagnosticata la colite ulcerosa, a seconda della sua gravità, lo specialista capirà se prescrivere terapie convenzionali o terapie avanzate, il cui obiettivo è quello di tenere sotto controllo la colite ulcerosa, impedendo la progressione del danno intestinale.

Se in passato l’oggetto dei trattamenti era unicamente il sintomo, oggi ci si concentra anche sulla cura delle lesioni (come le ulcerazioni intestinali).

L’approccio è il cosiddetto ‘treat to target’, dunque un trattamento volto a migliorare i sintomi, i risultati degli esami e a ristabilire l’integrità della mucosa intestinale.

Questa tipologia di approccio viene personalizzata nel corso del follow up, se necessario anche modificando il percorso terapeutico.

Laddove la terapia farmacologica non fosse sufficiente potrebbe rendersi necessario l’intervento chirurgico.