Lupus Eritematoso Sistemico: cause, sintomi e trattamento del LES

Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) può essere considerato il modello delle malattie autoimmuni sistemiche. La presentazione clinica del LES è molto variabile e i quadri clinici comprendono manifestazioni generali e alterazioni di vari organi ed apparati

Lupus Eritematoso Sistemico: epidemiologia

Il Lupus colpisce prevalentemente il sesso femminile in età fertile con un rapporto F/M di 9/1.

La prevalenza varia da 15 a 50 casi ogni 100.000 persone con un’incidenza compresa tra 1,8 e 4,6 nuovi casi ogni 100.000 persone/anno.

Quali sono le cause e i fattori di rischio del Lupus

Le cause del LES non sono ad oggi completamente note.

Tra le ipotesi più accreditate vi è quella di una predisposizione genetica su cui agirebbero alcuni fattori: di tipo infettivo, ormonale e chimico-fisico che siano in grado di indurre la produzione di auto-anticorpi che a loro volta causano con diversi meccanismi (lisi cellulare o deposito di immunocomplessi) alterazioni tissutali.

I sintomi del lupus

Malessere generale, astenia e perdita di peso sono sintomi caratteristici nelle fasi di acuzie della malattia, il più delle volte è presente anche febbre.

A seguito di complicanze, sono interessati tutti gli organi ed apparati (per questo è indicato come sistemico).

Manifestazioni cutanee

Sono presenti nel 65% dei casi e possono essere classificate come specifiche e non specifiche. Tra le prime ricordiamo:

– il lupus cutaneo acuto (ACLE) caratterizzato da un eritema agli zigomi e naso, eritema a farfalla, occasionalmente può interessare anche il collo e il petto e tutte la cute foto-esposta. È un indice di attività della malattia, può associarsi ad una mucosite del palato duro. La ACLE può guarire senza esiti.

– il lupus cutaneo subacuto (SCLE) che può presentarsi in una forma anulo-policiclica (area eritematosa periferica che circonda un area centrale pallida) e in una forma papulo-squamosa (lesioni cutanee simil-psoriasiche).

– il lupus cutaneo cronico (CCLE) caratterizzato da papule che danno origine a lesioni irregolari che tendono a indurre lesioni cicatriziali.

Possono poi esserci manifestazioni cutanee aspecifiche: porpora, orticaria, ulcere cutanee o mucosali.

Manifestazioni muscolo-scheletriche

L’artralgie e l’artrite sono frequenti manifestazioni cliniche del LES.

L’artrite è simmetrica, non erosiva, interessa sia le piccole articolazioni (mani e polsi) che le grandi articolazioni (gomiti e ginocchia).

La miosite non è frequente al contrario delle mialgie e della tenosinovite.

Manifestazioni renali

Nella metà delle pazienti con LES si può notare una glomerulonefrite che può presentarsi clinicamente come: proteinuria asintomatica, ematuria asintomatica, sindrome nefrosica, glomerulonefrite rapidamente progressiva e insufficienza renale cronica.

Manifestazioni cardiovascolari del Lupus

La pericardite, spesso asintomatica, è la più frequente manifestazione cardiovascolare.

L’endocardite di Libman-Sachs che interessa la valvola mitralica, è meno frequente.

Molte pazienti con Lupus Eritematoso Sistemico (LES) presentano una aterosclerosi precoce e accelerata dovuti da un lato all’autoimmunità (presenza di anticorpi antifosfolipidi) e dall’altro al prolungato uso di cortisone, usato per la terapia del LES.

Manifestazioni neurologiche

I quadri neuro-psichiatrici possono essere organici locali (epilessia, mielite trasversa, ictus, neurite ottica e neuropatie periferiche) o diffusi (disturbi dei movimenti, cefale e psicosi).

Tra i disturbi funzionali vi sono la depressione, l’ansia e le alterazioni della sfera affettiva disordini primitivi.

Questi possono essere primitivi o secondari alla cognizione di essere affette di una malattia cronica grave.

Manifestazioni ematologiche

Possono interessare tutte la serie rossa (anemia), la serie bianca (linfo-leucopenia) e le piastrine (piastrinopenia).

L’anemia può riconoscere una causa non immunologica (da deficit di ferro o da insufficienza renale cronica o terapia citotossica) o una causa immunologica (anemia ematica-autoimmune).

Le forme che interessano la serie bianca e le piastrine sono frequenti, ma raramente gravi.

Altre manifestazioni cliniche

Sono comuni le sierositi che si presentano come pleurite, oltre che come pericardite.

Altre manifestazioni cliniche sono il fenomeno di Raynaud e l’interessamento del polmone che può manifestarsi con quadri clinici rari, ma molto gravi (polmonite lupica acuta, polmonite interstiziale ed emorragia polmonare).

Infine ricordiamo la vasculite mesenterica, anche questa forma clinica molto rara.

Diagnosi di Lupus Eritematoso Sistemico

La diagnosi clinica di LES è difficile perché le manifestazioni cliniche generali e di organo non sono distinguibili da quelle di altre malattie, per cui si deve correlare la diagnosi clinica con quella di laboratorio.

Il LES, pur essendo una malattia infiammatoria anche nelle fasi di attività ha un PCR (Proteina C Reattiva), mentre la VES è quasi sempre elevata.

Si può documentare all’elettroforesi proteica un ipergammaglobulinemia policlonale, la presenza del Fattore Reumatoide, la riduzione del C3 e del C4 del complemento sierico, specie nelle fasi di attività del LES.

Il Lupus è caratterizzato dalla presenza di autoanticorpi: ANA (anticorpi antinucleo) positivi nella totalità dei casi, anti-nDNA (anti-DNA nativo o a doppia elica), ENA (Extractable Nucluear Antigen, antigeni nucleari estraibili). Anticorpi anti-fosfolipidi nelle pazienti con aborti ricorrenti e/o manifestazioni tromboemboliche.

Trattamento del LES: come curare il Lupus Eritematoso Sistemico

Come per tutte le malattie croniche, anche per il LES, l’obiettivo della terapia è il controllo della malattia con la prevenzione delle complicanze.

Glucocorticoidi: il prednisolone è il farmaco più utilizzato per l’artrite, le sierositi, le manifestazioni cutanee e la glomerolonefrite.

Antimalarici di sintesi: la idrossiclorochina e la clorochina in genere in associazione agli immunosoppressori.

Immunosoppressori: sono usati nei casi che non rispondono ai glucorticoidi. Tra questi ricordiamo il metotrexato, la ciclosporina A, il micofenolato e la ciclofosfamide.

Farmaci biologici: il belimumab è un anticorpomonoclonale che si lega al B Lymphocyte Stimulator (BLyS) che favorisce l’apoptosi delle cellule B autoreattive.

Altre terapie: le immunoglobuline endovena – nella piastrinopenia grave – e la plasmaferesi – nella porpora trombotica trombocitopenica e nella emorragia polmonare – si possono usare in forme resistenti alle terapie farmacologiche.

Per approfondire:

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