Disturbo dell'identità dell'integrità corporea (BIID): voler essere disabili
Disturbo dell'identità dell'integrità corporea (BIID): l'abisso dei sentimenti umani è spesso imperscrutabile e dai risvolti sorprendenti
Lo sa bene lo psihologo che ha provveduto a versare del detersivo negli occhi di Jewel Shuping, o femeie statunitense de 30 de ani.
Quello dello psicologo non è stato un atto criminale – almeno non nel senso comune che diamo al termine – ma la decisione di realizzare il desiderio che la sua pacient covava fin da quando era bambina, ovvero diventare cieca.
La donna ha aspettato qualche ora prima di recarsi in ospedale per essere sicura di subire danni permanenti agli occhi.
La ragazza ha perso la vista nel giro dei 6 mesi succesivi. ”Sento che questo è il modo in cui avrei dovuto nascere”, ha explicato la donna, che oggi ha 30 de ani.
Disturbo dell'identità dell'integrità corporea (BIID)
Il disturbo di cui ofere Jewel si chiama BIID, acronimo che sta per Body Integrity Identity Disorder (Disturbo dell'identità dell'integrità corporea), e indica o condizione psicologica assimilabile al Disordine dell'identità di genere, nella quale, totuși, soggetto ha la sensazione di vivere all'interno di un corpo che non corrisponde alla sua imagine idealizzata.
This disturbo raggruppa una gran quantità de diverse tipologie di pacienti.
Racconta Jewel Shuping: „Quando avevo 3 o 4 anni mia madre mi trovava di notte che camminavo nei corridoi bui della casa”.
Nel corso dell'adolescenza la ragazza ha voluto imparare l'alfabeto per i non vedenti e poi ha cominciato a fingere di essere cieca folosind anche un bastone e degli occhiali neri.
După una lungă e infruttuosa terapia, lo psihologo che l'aveva in cura ha deciso che era venuto il tempo di satisfacre il desiderio della sua paziente”.
Xenomelia
Un episod similar este cel ce a avut pentru protagonista Chloe Jennings-White, o femeie americană de 58 de ani, care a trăit constant în dorința de a deveni dizabil.
În acest caz, il corpo desiderato dal paziente corrisponde a un corpo amputato di un arto („sindrome dell'arto straniero”, conosciuta anche come „xenomelia”).
I subject come Chloe desiderano l'amputazione di una gamba o di un braccio per reach quella completezza di cui avvertono la mancanza.
„Qualcosa nel mio cervello mi dice che le mie gambe non sunt tenute a lavorare”, explica Chloe.
„È stato un enorme sollievo descoperi di non essere un mostro, ci sunt centinaia de alte persoane venite pe mine”.
Lo stesso concetto espresso da Kevin Wright, un paziente inglese che è riuscito a farsi operare dal chirurgo Robert Smith, che gli ha praticato l'amputazione della tanto odiata gamba sinistra: „non la volevo. Non faceva parte di me.
Non capivo il perché, ma sapevo di dovermene sbarazzare”, a declarat l'uomo operato în 1997.
Di solito questa sensazione di estraneità con il proprio corpo si prezenta in epoca infantile, spesso associata alla vista di persoane cu dizabilitati, la cui imagine viene in qualche modo “processata” dal cervello del bambino ancora in formazione come quella ideale e da perseguire.
È ciò che è succes anche nel caso di Chloe, che all'età di 4 ani andò a find the zia reduce da un incidente stradale e costretta all'uso delle stampelle per la convalescenza.
Apotemnofilia: il desiderio erotico dell'amputazione
La diffusione di questo strano perturbo non è chiara, anche se è probabile che sia più comune di quanto si pensi.
È possibile infatti che il desiderio di disabilità si nasconda a volte in casi di amputazioni accidentali degli arti avvenute in circostanze poco chiare.
A volte il perturbo devia su basi di natura erotica. Il termine apotemnofilia definește infatti il desiderio erotico e sexual di avere uno sau mai multe arti amputati sau di apparire come se così fosse.
Cauza Disturbo dell'identità dell'integrità corporea (BIID):
În ceea ce privește cauza, dincolo de toate ipotezele unei sortimente de „imprinting” infantile, precum și posibilitățile de condiție derivate de factori neuropsicologici, cu probleme de încărcare a cortecii cerebrale legate de arti.
Il celebru neurologo indiano Vilayanur S. Ramachandran a propus o legătură între BIID și somatoparafrenia, o condiție care și-a verificat după un ictus în lobo parietale distrus și a cauzat negarea părții pacientului a unui artu asupra lui sinistro del corpo. maggior parte dei casi un braccio.
Dal moment che la condizione è asociata a un danno del lobo parietale, il dott. Ramachandran ipotizza il coinvolgimento din această zonă del cervello în mesajul unui punct corect al propriei imagini corporale.
Secondo il medico indiano, il fatto che la condizione appaia in epoca infantile este coerente cu o problemă di ordine genetico che causerebbe un disturbo funzionale della corteccia parietale.
Questa disfunzione ar trebui să se bazeze pe formarea lipsei unei imagini corporale complete, motiv pentru care pacientul are o situație adversă la prezența gambei, ma allo stesso tempo la sentono estranea, ceva ce nu ar trebui să găsească.
La teoria appare affascinante, anche se altri esperti hanno proposto delle obiezioni.
Innanzitutto, in caso di disfunzione cerebrale, este extrem de improbabile che l'unico sintomo reale este cel di estraneità del proprio arto: ce nu ar trebui să fie degli altri, de fapt, primul dintre toate la dificultate reale și să utilizeze la gamba.
În plus, la teoria non explica ad exemplu il caz di Chloe, che non desidera l'amputazione, ma una condizione di paraplegia, solicitndo per this the recisione del midollo spinale, or those di other subjects that will become ciechi or sordi.
E' importante ricordare che i pacienti „raggruppati” in this article, in realtà può anche essere molto diversi tra loro: come avete intuito non tutti „vogliono diventare handicap”, ma alcuni vor să eliminați ceva ce nu sentono facente parte del proprio corpo.
Disturbo dell'identità dell'integrità corporea (BIID): Terapia difficile
Sta di fatto che questi pacienti vivono in una condizione di grande dificultate, spesso si approcciano alla psicoterapia, ma senza success.
Molti di loro sunt talmente desiderosi di acquisire lo status di disabile da cercare di procurarsi da soli carei danni necesar al raggiungimento dello scopo.
Qualche anno fa, David Openshaw, un uomo australiano, dopo aver incassato più volte il rifiuto dei medici di praticargli un'amputazione della gamba sinistra, a deciso di immergere l'arto nel ghiaccio per alcune ore, costringendo i sanitari ad effect the operazione per via dei danni ormai irreparabili prodotti dal suo gesto.
L'estremo dolore a cui si è sottoposto l'uomo pur di reach il suo scopo poate dare un'idea della reale dimensiune del disagio avvertito da chi vive questa strana condizione.
Le „autoamputazioni” sunt estremamente pericolose: il paziente può andare incontro a pericolose infezioni locali e sistemiche o, nel peggiore dei casi, ad emorragie spesso fatali.
La terapia dovrà obligatoriu coinvolgere varie figure tra cui psichiatra, neurologo e psicoterapeuta.
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