Esame delle urine: a che cosa serve e cosa rileva

L’esame delle urine è una tecnica che permette di diagnosticare disfunzioni a carico dei reni, ma anche vari disordini cardiaci, epatici e metabolici

Come si esegue l’esame delle urine

Esistono due tipi diversi di raccolta dell’urina, a seconda del tipo di esame da eseguire:

  • il campione estemporaneo che consiste nella raccolta delle prime urine del mattino
  • il campione temporizzato che consiste nella raccolta delle urine emesse nell’arco di 24 ore.

L’Urina va raccolta e conservata in appositi contenitori sterili dopo un’accurata igiene dei genitali, soprattutto per le donne, che dovrebbero astenersi dall’effettuare questo tipo di esame durante il periodo mestruale.

Per una corretta analisi, il campione estemporaneo deve essere raccolto da non più di due ore, mentre il campione temporizzato va conservato in frigorifero per tutta la durata della raccolta.

Che cosa rileva l’esame fisico delle urine

Volume: in un adulto varia da 1200 a 1500 ml nell’arco delle 24 ore.

Un aumento del volume delle urine può essere dovuto all’assunzione di diuretici, patologie renali croniche, diabete; una diminuzione a disidratazione o a patologie renali.

​Colore: in condizioni normali l’urina ha un colore giallo-paglierino o ambra.

Diventa giallo oro in caso di assunzione di antibiotici o vitamine; giallo-arancio quando c’è un eccesso di urobilinogeno; marrone per la presenza di bilirubina; rosso limpido per la presenza di emoglobina, mioglobina o porfirine; rosso torbido per la presenza di sangue o di urati; bruno-nerastro per la presenza di metaemoglobina, alcaptonuria, melanina; blu-verde per la presenza di indacani o in seguito ad infezione da pseudomonas.

L’assunzione di alcuni alimenti o farmaci può modificare il colore dell’urina.

Aspetto: in condizioni normali l’urina è trasparente.

È torbida in presenza di carbonati, fosfati, acido urico, proteine, globuli bianchi, batteri, spermatozoi; è lattescente in caso di piuria; può contenere precipitati per presenza di fosfati e urati.

Odore: le urine possono odorare di ammoniaca in caso di infezione batterica.

Densità: è compresa tra 1010 e 1030; una diminuzione è segno di insufficienza renale cronica.

Che cosa rileva l’esame chimico delle urine

  • pH: varia da 5,5 e 7,5; può arrivare a 4,5 in caso di dieta a base di carne o a 8,0 in chi segue una dieta vegetariana.
  • Glucosio: se la glicemia supera i 180 mg/dl si può avere glicosuria, anche se la soglia di passaggio dello zucchero nell’urina è personale.
  • Proteine: deve essere inferiore a 15 mg/dl; in gravidanza può raggiungere anche i 50 mg/dl. La proteinuria patologica può essere minima (0,5 g/l) nella calcolosi renale, nel rene policistico e nella Glomerulonefrite cronica; moderata (da 0,5 a 4 g/l) nella nefropatia diabetica, nella glomerulonefrite cronica o acuta, nella sindrome nefrosica e nel mieloma multiplo; è grave (superiore a 4g/l) nella glomerulonefrite acuta, nel lupus eritematoso e nella sindrome nefrosica.
  • Emoglobina: in condizioni normali è assente; indica presenza di sangue nelle urine.
  • Corpi chetonici: la loro presenza si può riscontrare nelle donne in gravidanza, nei bambini in seguito ad episodi febbrili o in presenza di diabete mellito.
  • Bilirubina: sostanza di colore giallo-rosso prodotta dalla scissione dell’emoglobina, pigmento rosso presente nei globuli rossi del sangue. In condizioni normali dovrebbe essere assente; la sua presenza indica danno epatico, carcinoma del pancreas, epatiti virali o ittero.
  • Urobilinogeno: in condizioni normali non supera lo 0,2 mg/dl; un aumento indica danno epatico, emolisi o stipsi; una diminuzione si verifica in caso di ostruzione biliare, transito intestinale accelerato o assunzione di antibiotici.

Che cosa rileva l’esame microscopico delle urine

Ematuria: la presenza occasionale di globuli rossi può essere dovuta ad intenso sforzo fisico, forti stati emozionali o esposizione a basse temperature; in caso di persistenza occorre rivolgersi al medico curante per approfondimenti.

Leucocituria: la presenza di leucociti indica un processo infiammatorio o infettivo (vaginite, cistite, uretrite, ecc).

Cilindruria: i cilindri sono agglomerati di proteine e di altri elementi che si formano nei tubuli renali. La loro presenza può indicare disfunzioni renali.

Sali e cristalli: se in forte quantità, possono indicare una calcolosi renale.

Calcoli: sono indice di ipercalciuria idiopatica, iperparatiroidismo o iperossaluria (sali di calcio).

Conta di Addis: in condizioni normali, nel corso di 24 ore vengono eliminati con le urine 1 milione di globuli rossi, 2 milioni di globuli bianchi e fino a 10mila cilindri ialini.

Valori standard

Colore: Giallo

Aspetto: Limpido

pH: 5,5-7,5

Emoglobina: Assente

Corpi chetonici: Assenti

Bilirubina: Assente

Leucociti: Assenti

Peso specifico: 1010-1030

L’esame delle urine può dare risultati diversi da quelli standard ma non significa necessariamente che sia dovuto ad una malattia: è importante non allarmarsi e far valutare i risultati delle analisi da un medico.

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