Disturbo depressivo maggiore: caratteristiche cliniche

Disturbo depressivo maggiore: l’utilizzo del termine “depresso” è fatto, spesso, a sproposito rispetto ad un inquadramento che è necessario nella pratica clinica quotidiana

La distinzione tra uno stato d’animo transitorio e una depressione vera e propria deve essere oggetto di valutazione di uno specialista.

Quali sono le caratteristiche della depressione?

La depressione può manifestarsi con sintomi sia mentali che fisici, il sintomo principale resta la depressione del tono dell’umore.

La caratteristica essenziale per diagnosticare una depressione del tono dell’umore è che l’umore deve essere basso in tutti gli aspetti della vita della persona, e per quasi tutto il giorno, per un periodo di tempo di almeno due settimane, anche se non necessariamente nella stessa misura.

La persona affetta da depressione perde piacere verso le cose che apprezzava, manifestandosi uno stato che è indicato come anedonia.

I tentativi di riportare la persona alla precedente condizione di piacere o stimolarlo a “farcela da solo” sono controproducenti e peggiorano la situazione.

La diagnosi di depressione non si basa solo su sintomi di ostilità, irritabilità o rabbia, ma devono presentarsi anche i sintomi relativi all’umore, alla visione negativa di sé e del futuro.

Le esperienze depressive si differenziano da individuo ad individuo

Durante gli episodi depressivi la lettura della realtà può apparire distorta in quanto i pensieri depressivi prendono il sopravvento sui pensieri positivi.

Anche la lettura del passato viene distorta dai pensieri presenti depressivi per cui viene ricostruita una “realtà parallela” in cui tutti i pensieri positivi, i sentimenti di amore e gioia, la felicità vengono considerati come non vissuti o come falsamente provati, rafforzandosi in tal modo la sintomatologia depressiva.

La variazione della visione della realtà rende tutto quanto in contrasto con questa visione come incredibile.

Durante un episodio depressivo possono essere compromesse le funzioni intellettive come l’attenzione, la memoria, l’elaborazione delle informazioni e le capacità decisionali

Sono anche compromesse la flessibilità cognitiva ed il funzionamento esecutivo.

Si riduce anche la capacità di concentrazione, riscontrandosi difficoltà lavorative.

La lamentela molto comune di non ricordare nulla è l’espressione della difficoltà di concentrazione.

Spesso i pazienti sono focalizzati sul rimuginio ed i pensieri negativi provocando un vero e proprio deficit di attenzione.

Molto spesso i sintomi cognitivi permangono anche dopo la risoluzione dell’episodio depressivo

La perdita di speranza e di essere senza una via di uscita è un sintomo comune alle persone affette da depressione maggiore.

Ciò può innescare pensieri o azioni suicidari.

Tutto quanto accaduto prima dell’episodio depressivo anche se giusto, diviene sbagliato.

Tutto il mondo esterno cambia completamente il proprio status precedente per cui ogni cosa assume una caratteristica peggiore rispetto a quella che possedeva.

Il dolore della depressione maggiore è intenso, ma mentale.

Le persone vengono considerate non sincere o non interessate allo stato del depresso.

Compaiono anche dei sentimenti di vergogna a causa dei comportamenti dettati dalla depressione.

Chi soffre di depressione maggiore perde interesse per i propri hobby.

Il cambiamento è spesso repentino ed è un segnale importante della variazione in senso patologico che sta avvenendo.

Questo segnale non andrebbe trascurato dai familiari di una persona depressa.

Le sensazioni di vergogna, senso di colpa o la sensazione di sentirsi abbandonati sono fenomeni molto comuni che sono descritti dai pazienti continuamente.

Questi sentimenti sono pervasivi nelle persone affette da depressione maggiore ed tutto ciò che aveva un senso precedentemente perde il suo significato intrinseco.

Le manifestazioni possono essere svariate: dal mutismo alla rabbia improvvisa ed immotivata.

Tali manifestazioni possono essere il modo per mostrare il proprio stato d’animo che tende alla tristezza generale.

Convincere le persone a guardare il lato positivo o minimizzare la questione non è utile e porta ad un allontanamento ulteriore.

Discorsi del tipo “quando sarò morto” oppure chiedersi come saranno le cose quando non ci saranno più, sono fenomeni relativi al desiderio di porre fine alla propria vita.

Spesso i pensieri si focalizzano sulla distruzione e sulla morte e si può arrivare a prendere decisioni azzardate.

È utile chiedere aiuto per il trattamento della depressione maggiore in quanto è un problema grave di salute mentale.

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Fonte dell’articolo

Medicitalia

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