Vaccino contro COVID-19, ecco la lista ufficiale del WHO: questi i 47 candidati considerati più efficaci / PDF del documento integrale

Vaccino per Covid-19: sono 47 i vaccini che il WHO, l’Organizzazione Mondiale di Sanità, considera di primaria importanza e di maggiore futura utilità.

In un documento ufficiale, quindi di particolare autorevolezza scientifica, il principale riferimento in materia di Sanità al mondo, sancisce nero su bianco quali candidati vaccini al coronavirus siano ormai giunti al traguardo finale di questa sorta di 200 metri ad ostacoli.

In un elenco appena successivo (alleghiamo il documento in forma integrale) si leggono i nomi dei 155 successivi.

Vaccino per COVID-19, WHO: i 47 in dirittura d’arrivo e i 155 che rincorrono

I nomi dei 47 “vincitori” sono degni di qualche riflessione.

In esso sono contenuti i trial delle aziende che ormai sono diventate familiari a tanti italiani, come AstraZeneca-Oxford, Pfizer, Moderna, ma anche sperimentazioni meno note e però sorprendenti.

A farla da padrone, per esempio, la Cina.

Il governo di Pechino è presente in maniera diretta o indiretta, attraverso partecipazioni, in una decina sperimentazioni in avanzata fase 3, dei 47 candidati vaccini.

Uno di essi viene sperimentato in questi giorni sui 9 milioni di abitanti di una città della Cina.

La piccola isola (ci riferiamo alle dimensioni, rispetto a colossi come USA, India o Cina) di Cuba è persino più sorprendente, con due candidati vaccini, rispettivamente Soberana 1° e Soberana 2°, differenziati tra loro da un diverso approccio all’RDB e sviluppati dall’Instituto Finlay de Vacunas (Vacunas significa Vaccini).

Il secondo è stato approvato qualche giorno fa, ed è stato realizzato dal gruppo di lavoro della dottoressa María Eugenia Toledo, dell’Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kourí.

La considerazione “politica”, da cui vorremmo rifuggire molto volentieri, è imposta dal grande dibattito che fin da subito ha caratterizzato la corsa al vaccino contro SARS-CoV-2.

I timori WHO su corsa al vaccino per COVID-19 e paesi poveri

Essenzialmente il timore dello stesso WHO è stato fin da subito che una realizzazione da parte di case farmaceutiche occidentali avrebbe acuito la distanza tra condizioni di salute di paesi ad alto reddito medio e quelli con tassi di povertà più marcati.

Per questo WHO ha lanciato l’iniziativa di un’alleanza internazionale di virtuosi, uniti nella ricerca di un vaccino da distribuire poi con costi contenuti.

L’iniziativa è caduta nel vuoto e nel silenzio sostanziale dei destinatari.

Eminenti centri di ricerca statistica ed economia hanno valutato che i paesi più poveri, come quelli dell’ Africa subsahariana, vedranno l’arrivo del vaccino al COVID-19 solo tra il 2024 ed il 2025.

Il che avrà evidenti ricadute sulla salute dei cittadini e sulle loro economie già fortemente colpite.

La presenza di Cuba, data la gratuità di talune iniziative, è in tal senso un elemento di speranza per quei paesi.

Questo anche in considerazione della generosità con cui il Sistema Sanitario Cubano ha condiviso nel recente passato i propri mezzi: è vivo nel cuore di tanti italiani, soprattutto in Lombardia, l’impegno dei medici cubani.

Del resto Cuba e Cina sono state certamente i convitati di pietra anche delle recenti elezioni negli USA, e gli analisti statunitensi sono concordi nel dichiarare che sia stato l’approccio all’emergenza-Covid sia stato un vulnus nella campagna per la rielezione di Trump.

E l’America di Trump è in effetti ben poco rappresentata, nella lista dei 47 “vincitori”.

Considerazioni che ci risparmieremmo volentieri, dato che, a ben guardare, un essere umano dovrebbe essere curato come diritto naturale alla salute, e non per i meccanismi di una politica che sembra dover entrare in ogni ambito.

Il documento WHO su candidati al vaccino per COVID-19

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Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Sito ufficiale WHO

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